Rifugiati ucraini: gli orientamenti operativi per gli Stati membri nell’applicazione della direttiva sulla protezione temporanea.

Dall’inizio dell’invasione militare russa dell’Ucraina il 24 febbraio, oltre tre milioni di persone sono fuggite dal Paese e le Nazioni Unite stimano che più della metà siano bambini. Per rispondere a questa situazione senza precedenti e aiutare le persone in fuga da questo conflitto, l’UE ha convenuto in tempi record di attivare la direttiva sulla protezione temporanea. La direttiva, diventata immediatamente applicabile il 4 marzo, offre ora protezione immediata e uno status giuridico chiaro a milioni di persone.

La Commissione europea ha, quindi, condiviso gli orientamenti operativi per assistere gli Stati membri nell’applicazione della direttiva. Si tratta di un documento completo che aiuterà coloro che arrivano nell’UE a godere di diritti effettivi e di livello coerente e gli Stati membri ad assumersi le loro nuove responsabilità. 

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“La decisione senza precedenti di concedere protezione immediata a tutti coloro che provengono dall’Ucraina è ora tradotta nella pratica – ha dichiarato Margaritis Schinas, Vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo – Per contribuire a rendere il processo il più agevole possibile, la Commissione sostiene gli Stati membri con orientamenti operativi. Per garantire che le persone possano circolare senza impedimenti all’interno dell’Unione, si chiarisce che dovrebbero poter ricevere visti della durata di 15 giorni alla frontiera e che in nessun caso chi li trasporta dovrebbe essere multato, anche se sono sprovvisti di documenti. Attualmente una delle maggiori preoccupazioni riguarda il numero di minori non accompagnati che arrivano e devono essere registrati e ricevere un’assistenza specifica”.

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Gli elementi principali della proposta prevedono una maggiore flessibilità per trasferire risorse tra i programmi del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo per affrontare le sfide migratorie dovute all’aggressione militare russa; nuova flessibilità per modificare i programmi nell’ambito del Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD); estensione del finanziamento del 100% dal bilancio dell’UE per l’anno contabile 2021-2022. Per rispettare i massimali di pagamento negli anni 2022 e 2023, i pagamenti aggiuntivi totali saranno limitati a 5 miliardi di euro nel 2022 e 1 miliardo di euro nel 2023.

foto Agenzia Coesione Territoriale