Click day, Gianni Chessa: “L’Amministrazione regionale ha adottato gli atti disposti dal Giudice amministrativo”.

In riferimento alla decisione del Prefetto di Cagliari, che ha nominato un ‘Commissario ad Acta’ per “provvedere integralmente al compimento degli atti necessari all’esecuzione” della sentenza del Tar Sardegna n. 3/2022, pubblicata lo scorso 7 gennaio 2022, e riferita alla vicenda del ‘click day’ per i fondi dell’Assessorato regionale del Turismo destinati all’annualità 2020 del “cartellone della manifestazioni dello spettacolo e della cultura” di grande interesse turistico, “è opportuno evidenziare – precisa l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa – che, in ottemperanza alla sentenza, l’Amministrazione regionale ha, da subito e con solerzia, attivato una serie di procedure e adottato gli atti ritenuti necessari al fine di rispettare quanto disposto dal Giudice amministrativo. La procedura gestita dalla struttura dell’Assessorato, dopo un primo esame, ha rilevato la necessità di chiedere, con un termine ultimo perentorio, integrazioni documentali. Le associazioni avevano tempo per integrare la propria documentazione fino a lunedì 21 marzo, tanto che gli uffici avevano previsto per venerdì 25 la pubblicazione della nuova graduatoria di merito, indicante i soggetti esclusi per carenza di requisiti e quelli beneficiari del contributo. Dei vari passaggi e delle motivazioni dell’iter è stata informata la Prefettura di Cagliari con una nota ufficiale del 14 marzo firmata dalla Direzione generale dell’Area legale.

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“Prendo atto – aggiunge l’assessore Chessa – della decisione del Prefetto del 17 marzo di dare seguito alla richiesta, presentata il 7 marzo, dall’associazione culturale ‘Time in Jazz ed altri’ riguardante il ‘commissariamento’ della procedura e la rispetto, mettendo a disposizione i risultati dell’istruttoria finora predisposta dagli uffici dell’Assessorato, che si sono attenuti alla sentenza del Tar. Il lavoro di verifica è oramai concluso per la maggior parte delle associazioni partecipanti, tranne per alcune eccezioni che necessitavano di integrazioni documentali peraltro già richieste. La nuova graduatoria di merito sarebbe stata approvata formalmente dal Servizio competente tra pochi giorni, portando a compimento un lavoro lungo e meticoloso. Resta, ovviamente, valido il principio che potranno essere ammesse al contributo soltanto le associazioni che successivamente, in fase di rendicontazione, saranno in grado di presentare adeguate pezze giustificative delle spese sostenute, è utile far notare che la platea dei partecipanti si è ridotta in fase di istruttoria: delle 164 potenziali beneficiarie solo 54 hanno risposto alla richiesta di integrazione documentale”.

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“La Regione non si sente certamente in difetto, anzi ha fatto tutto ciò che le era stato richiesto dalla sentenza, nei tempi consentiti, con diligenza e trasparenza, per ottemperare alle decisioni del Tar. Quando si tratta di contributi pubblici, e quindi di soldi dei cittadini, i beneficiari devono rendicontare e giustificare le proprie spese secondo le regole stabilite dalla procedura concorsuale. È una questione di legalità e di rispetto”, conclude l’assessore regionale del Turismo.