Ricerca in UE, la comunicazione della Commissione europea.

Ieri, la Commissione ha adottato una comunicazione sull’approccio globale alla ricerca e all’innovazione, co la quale viene definito il ruolo dell’UE per il sostegno ai partenariati internazionali in materia di ricerca e innovazione.

Una cooperazione internazionale nelle attività di ricerca e innovazione spesso sospesa per effetto delle tensioni geopolitiche tali da mettere in discussione i diritti umani e i valori fondamentali. Dinamica sulla quale l’UE vuole dare l’esempio, promuovendo il multilateralismo, l’apertura e la reciprocità nella cooperazione con il resto del mondo. L’UE, in particolare agevolerà le risposte globali alle sfide del pianeta, come i cambiamenti climatici o le pandemie, nel rispetto delle regole internazionali e dei propri valori fondamentali.

Per la Vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale, Margrethe Vestager: “La nostra risposta alla pandemia ha dimostrato i vantaggi di una scienza più aperta, della condivisione dei dati e dei risultati a vantaggio delle persone in Europa e nel resto del mondo. Questa strategia contribuirà a creare una massa critica globale di ricerca e innovazione per aiutarci a reperire soluzioni alle pressanti sfide globali di oggi”.

Scienza in piazza, giovani
Scienza in piazza, giovani

Una comunicazione attesa per Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani: “Per essere certi che quest’apertura funzioni e che i ricercatori possano accedere il più agevolmente possibile a una collaborazione transfrontaliera, non solo abbiamo bisogno del sostegno di finanziatori di rilievo come l’UE, bensì anche di un quadro di riferimento chiaro che crei le condizioni di parità in merito a questioni quali la ricerca etica e antropocentrica, l’equo trattamento della proprietà intellettuale e l’accesso reciproco ai programmi di ricerca. Ci impegneremo attivamente con i partner che condividono questi valori e principi”.

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In quest’ottica l’UE collaborerà con partner internazionali per creare un’intesa comune su principi e valori fondamentali nelle attività di ricerca e innovazione, quali la libertà accademica, la parità di genere, l’etica della ricerca, la scienza aperta e l’elaborazione di politiche basate su dati concreti.

La nuova strategia, in particolare, si basa su due obiettivi principali riuniti in modo equilibrato. In primo luogo, essa mira a creare un ambiente di ricerca e innovazione che sia basato su regole e valori e che sia anche aperto per definizione, per consentire ai ricercatori e agli innovatori di tutto il mondo di lavorare insieme in partenariati multilaterali per trovare soluzioni a questioni globali. In secondo luogo, essa mira a garantire la reciprocità e la parità di condizioni nella cooperazione internazionale nelle attività di ricerca e innovazione. La risposta globale dell’UE alla lotta contro la pandemia di coronavirus, anche attraverso piattaforme multilaterali e progetti nell’ambito di Orizzonte 2020, ha inoltre dimostrato che, unendo le forze, possiamo massimizzare l’accesso alle conoscenze scientifiche e alle catene del valore internazionali.

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Per realizzare questi obiettivi l’UE intraprenderà diverse azioni. Per esempio, l’UE sosterrà i ricercatori e le relative organizzazioni nel contribuire ad accelerare lo sviluppo sostenibile e inclusivo nei paesi a basso e medio reddito, anche attraverso un’ambiziosa “iniziativa con l’Africa” nell’ambito di Orizzonte Europa, intesa a rafforzare la cooperazione con i paesi africani. La Commissione intende presentare orientamenti sulle modalità per contrastare le ingerenze straniere negli organismi di ricerca e negli istituti di istruzione superiore dell’UE. Gli orientamenti aiuteranno le organizzazioni dell’UE a salvaguardare la libertà accademica, l’integrità e l’autonomia istituzionale.

Orizzonte Europa, il prossimo programma quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione 2021-2027, costituirà uno strumento fondamentale per realizzare la strategia. Al fine di salvaguardare le risorse strategiche, gli interessi, l’autonomia e la sicurezza dell’UE, in via eccezionale il programma può limitare la partecipazione alle azioni, sempre in casi debitamente giustificati, affinché la norma resti un programma aperto. L’associazione di paesi terzi a Orizzonte Europa offrirà opportunità supplementari di partecipare al programma complessivo a condizioni generalmente analoghe a quelle degli Stati membri.

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Essenziali per il successo della strategia saranno un coordinamento e una collaborazione stretti fra l’UE e gli Stati membri. La Commissione promuoverà iniziative ispirate a un approccio del tipo “Team Europa“, che combina gli sforzi dell’UE, degli Stati membri e delle istituzioni finanziarie europee. Un elemento importante di questo approccio saranno le sinergie con altri programmi dell’UE, come lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale.

Nove anni fa la comunicazione della Commissione aveva delineato una strategia per la cooperazione internazionale nelle attività di ricerca e innovazione. Negli ultimi tre anni di Orizzonte 2020 la cooperazione internazionale ha ricevuto un impulso significativo dalle “attività faro di cooperazione internazionale”, fra cui si annoverano oltre 30 ambiziose iniziative di cooperazione con diversi paesi terzi e regioni come l’Africa, il Canada, il Giappone, la Corea del Sud, la Cina, l’India e altri.

Quasi un decennio dopo, il nuovo approccio globale alla ricerca e all’innovazione sostituisce la precedente strategia al fine di rispondere a un contesto odierno globale significativamente mutato e di allineare la cooperazione internazionale dell’UE alle sue attuali priorità.