Pentagono: nuove missioni umanitarie per Gaza.

Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America ha confermato l’intenzione di pianificare nuove missioni di aiuto umanitario a Gaza dopo il lancio di aiuti nell’ultimo fine settimana.

Sabato, infatti, gli aerei C-130 Hercules dell’Air Force assegnati al Comando Centrale degli Stati Uniti hanno collaborato con i C-130 della Royal Jordanian Air Force per consegnare oltre 38.000 pasti pronti ai civili lungo la costa di Gaza. 

“Questi lanci aerei fanno parte di uno sforzo continuo per portare più aiuti a Gaza, anche espandendo il flusso di aiuti attraverso corridoi e rotte terrestri”, ha detto ai giornalisti la vicesegretaria stampa del Pentagono Sabrina Singh.

Riguardo ai corridoi terrestri, Singh ha osservato che tra i 30 e i 120 camion che trasportavano aiuti sono riusciti ad “entrare a Gaza ogni giorno durante la scorsa settimana, e i lanci aerei di sabato sono serviti come sforzo supplementare” per raggiungere i civili palestinesi”. 

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“È certamente una priorità di questa amministrazione non solo aprire i corridoi umanitari e consentire il flusso degli aiuti”, ha affermato Singh, “ma anche assicurarsi che arrivino alle persone che ne hanno più bisogno”. Se si facesse anche qualcosa per bloccare gli attacchi e riportare Israele sulla via della diplomazia, sicuramente, sarebbe più importante. Ma, come ampiamente prevedibile, si continuerà a fare spallucce di fronte alla mattanza in corso a Gaza.  

Pur riconoscendo che una fornitura di 66 pacchi per un totale di 38.000 pasti non è sufficiente per nutrire tutta la popolazione di Gaza, Singh ha sottolineato che il DOD continua a lavorare per fornire maggiori aiuti: “Stiamo facendo tutto il possibile per portare cibo nella regione, con tutti i mezzi necessari”, ha detto.      

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Il lancio aereo, che gli Stati Uniti e la Giordania hanno coordinato in anticipo con Israele, ha fatto seguito all’annuncio del presidente Joe Biden, un giorno prima, che gli Stati Uniti avrebbero iniziato a fornire aiuti a Gaza in risposta al deterioramento delle condizioni umanitarie a causa del conflitto in corso tra Israele e Hamas.

foto U.S. Air Force Courtesy