Russia Today e Sputnik al bando, Hélène Laporte: “Qual è la base giuridica del regime sanzionatorio adottato dall’UE?”.

Con lo scoppio della guerra in Ucraina, forse nella speranza di contrastare contemporaneamente la disinformazione e la libertà di stampa attraverso gli stessi strumenti adottati dal regime putiniano, la Commissione europea ha deciso di bandire unilateralmente i media di Stato russi in Europa, Russia Today e Sputnik. Una spiacevole lezione di ‘democrazia’ da parte dell’UE, dimostratasi, in questo caso, poco attenta alla tutela del pluralismo dell’informazione, della libertà di scelta e, cosa più importante, moderatamente fiduciosa verso il pensiero critico dei/delle cittadini/e europei/e.

Un tema di opportunità ripreso recentemente dall’eurodeputata del gruppo ID Hélène Laporte: “La Commissione – scrive la deputata francese – ha scelto di utilizzare il regime sanzionatorio basandosi sul regolamento adottato dal Consiglio lo scorso 18 settembre 2014 come quadro giuridico per questo divieto. L’UE – prosegue -non ha pertanto basato la sua decisione su carenze individuate presso i media interessati”.

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Ieri la vicepresidente Jourovà a nome della Commissione europea ha precisato il fondamento giuridico alla base della narrazione dell’istituzione UE* asserendo che “la limitazione temporanea è in linea con il diritto alla libertà di espressione e informazioni sancite dall’articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali, in particolare da quando Russia Today (RT) e Sputnik sono stati determinanti nella Federazione Russa nella distorsione dei fatti al fine di rafforzare la propria strategia di destabilizzazione verso i Paesi vicini dell’Unione e dei suoi Stati membri”.

*L’articolo 29 del trattato sull’Unione europea costituisce la base giuridica della decisione del Consiglio (PESC) 2022/351 del 1° marzo 2022 che modifica la decisione 2014/512/PESC. L’articolo 215 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea costituisce, ancora, la base giuridica del relativo Consiglio Regolamento (UE) 2022/350 del 1° marzo 2022 che modifica il regolamento (UE) n. 833/2014.

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