Resto al Sud in Sardegna: finanziati 661 progetti di impresa.

In Sardegna sono 661 i progetti finanziati con Resto al Sud, l’incentivo di Invitalia che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali da parte di chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni: i progetti hanno attivato investimenti sul territorio per oltre 40,4 milioni di euro e creato o salvaguardato 2.145 posti di lavoro. Inoltre il 47% dei progetti appartiene ad attività turistico- culturali, seguono i servizi alla persona (22%) e le attività manifatturiere ed artigianali (21%).

Il punto è stato fatto oggi al Lazzaretto di Cagliari, in occasione dell’evento conclusivo del roadshow di Invitalia “La tua strada è il tuo quartiere”, organizzato insieme alle associazioni locali e alle fondazioni di comunità, che nei mesi scorsi ha portato gli incentivi Resto al Sud nei quartieri difficili delle città metropolitane del Mezzogiorno, come Salerno, Napoli, Foggia, Reggio Calabria e Messina.

LEGGI ANCHE:  Turismo e solidarietà: Il connubio possibile. La terza giornata di “Connessioni, Villaggio globale dell’impegno sociale”.

“La tappa di Cagliari del progetto itinerante “La tua strada è il tuo quartiere” dimostra ancora una volta la capacità dell’incentivo Resto al Sud di sostenere la progettualità d’impresa che le organizzazioni di Terzo Settore sono in grado di promuovere e accompagnare. Siamo convinti che le azioni di rigenerazione e infrastrutturazione sociale, soprattutto nelle aree più disagiate e marginali, siano una precondizione ed un acceleratore dello sviluppo economico. Per questo abbiamo raccolto l’invito delle associazioni del quartiere Sant’Elia a lavorare insieme per creare nuove opportunità di lavoro e di crescita socio-economica” ha dichiarato Enzo Durante, Responsabile Area Occupazione di Invitalia.

Sassari sono 206 i progetti finanziati, segue poi Cagliari con 175 nuove imprese (a Nuoro sono 130 e Oristano 54).

LEGGI ANCHE:  Green pass: le modalità di richiesta per i vaccinati all'estero.

Tra i giovani cagliaritani che hanno scelto di utilizzare Resto al Sud per tornare in Sardegna e avviare un’attività imprenditoriale c’è Luca Carboni, 36 anni, titolare di “Oreri” un laboratorio di stampa artigianale e produzione editoriale green e a basso costo, avviato al centro di Cagliari: “Dopo un’esperienza formativa e lavorativa nei Paesi Bassi, sono tornato nella mia città natale, convinto che qui avrei trovato le condizioni ambientali e culturali per esprimermi al meglio”, ha dichiarato Luca.

Insieme a lui ci sono anche Ilaria Pisanu e Fiammetta Pani, entrambe 28 anni e founder di “Cultìna”, una vera e propria officina per la comunità locale, uno spazio di coworking e social room, dove dare vita a progetti creativi e artistici.

LEGGI ANCHE:  Borghi, dal MiC 760 milioni di euro per 310 borghi. 8 progetti in Sardegna.

La giornata, ricca di dibattiti aperti a tutti gli attori del territorio, ha visto emergere con forza l’importanza di attivare percorsi di autoimprenditorialità, anche da parte di categorie più svantaggiate, per avviare processi di rigenerazione urbana: hanno dato il loro contributo tra gli altri Adriano Giannola, Presidente Svimez e Marco Cannas, Direttore Area Cagliari di Intesa SanPaolo.

In questo senso, altamente simbolica è stata la realizzazione di un “murale aperto”, fortemente voluto da Invitalia come segno della sua presenza su territorio e realizzato dagli artisti del collettivo Manu Invisible, Retro, Hesp, che nella fase finale hanno coinvolto la cittadinanza: una vera e propria attività di live painting alla quale i cagliaritani e gli abitanti di Sant’Elia sono stati invitati a dare il loro contributo.