Regolamento Frontex, Commissione UE: “Valutazioni positive nonostante le sfide”
La Commissione europea ha adottato la valutazione del regolamento relativo alla guardia di frontiera e costiera europea (regolamento Frontex) unitamente a un piano d’azione a sostegno della sua attuazione. Con questa prima valutazione del regolamento Frontex, che costituisce un obbligo giuridico, la Commissione ha valutato l’impatto, l’efficacia e l’efficienza di Frontex.
Dalla valutazione emerge che, nonostante le sfide importanti, tra cui la pandemia di Covid-19, la strumentalizzazione della migrazione e la guerra in Ucraina, Frontex ha contribuito notevolmente a rafforzare la gestione delle frontiere esterne dell’UE nel pieno rispetto dei diritti fondamentali. Per attenuare e affrontare le sfide individuate, la Commissione ha inoltre proposto un piano d’azione a sostegno dell’attuazione del regolamento Frontex, con una serie di raccomandazioni che saranno attuate dall’Agenzia, dal suo consiglio di amministrazione, dagli Stati membri e dalla Commissione.
Dal 2019 l’Agenzia ha intensificato il proprio sostegno operativo agli Stati membri e queste attività hanno un chiaro valore aggiunto per gli Stati membri. Frontex, si legge nella relazione, “fornisce ampia assistenza agli Stati membri attraverso operazioni congiunte e interventi rapidi alle frontiere , compresa l’assistenza tecnica e operativa a sostegno delle operazioni di ricerca e salvataggio”.
Lodi poi per il Corpo permanente che fornisce a Frontex uno strumento unico per sostenere gli Stati membri sul campo nei loro sforzi volti a proteggere le frontiere esterne, combattere la criminalità transfrontaliera e in modo significativo intensificare il rimpatrio effettivo e sostenibile dei migranti irregolari. Ente che si prevede possa raggiungere i 10mila agenti effettivi entro il 2027.
Sul fronte dei ripatri, con il suo mandato rafforzato, l’Agenzia sta supportando al meglio gli Stati membri nell’attuazione delle misure e ha aumentato le sue attività nel settore della reintegrazione.
Anche la cooperazione tra Frontex con i Paesi partner è gradualmente aumentata. Nel 2022 l’Agenzia ha rafforzato il proprio impegno nei Paesi partner ampliando la propria area operativa e rafforzando la propria capacità operativa. All’ottobre 2023, Frontex disponeva di quasi 600 dipendenti in dieci operazioni congiunte in otto Paesi terzi.
Frontex, si legge nella nota della Commissione, è disciplinata da un solido quadro di diritti fondamentali che ne garantisce il rispetto in tutte le sue attività. Dal 2021 Frontex ha sviluppato attivamente le proprie regole interne per migliorare il rispetto, la protezione e la promozione dei diritti fondamentali durante le attività congiunte. Inoltre, gli osservatori dei diritti fondamentali accompagnano le guardie di frontiera di Frontex in tutte le loro missioni.
La valutazione ha inoltre individuato le aree in cui sono necessari ulteriori miglioramenti. Ad esempio, la valutazione ha evidenziato l’importanza di attuare pienamente la nuova struttura organizzativa dell’Agenzia, compreso il Corpo permanente, in modo che possa adempiere al suo mandato principale di garantire un controllo efficace delle frontiere esterne e assistere gli Stati membri in questo compito. Ha inoltre individuato ritardi nella definizione dei piani per le capacità dell’Agenzia, quali risorse e personale, nel settore della gestione delle frontiere e dei rimpatri. Infine, la valutazione ha concluso che sono necessari orientamenti più strategici per le attività di Frontex legate al rimpatrio.
Per mitigare e affrontare le sfide individuate, la Commissione ha inoltre proposto un piano d’azione per sostenere l’attuazione del regolamento Frontex, con una serie di raccomandazioni che dovranno essere attuate dall’Agenzia, dal suo consiglio di amministrazione, dagli Stati membri e dalla Commissione.
La Commissione, si legge nella nota dell’Esecutivo von der Leyen, “collaborerà con gli Stati membri e Frontex per affrontare le carenze individuate e monitorare attentamente l’attuazione del piano d’azione”.
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