REACT-EU: 4,7 miliardi di euro per sostenere l’occupazione in Italia. Priorità verso giovani, donne e tutela dei livelli occupazionali nel Sud e Isole.

La Commissione europea ha concesso 4,7 miliardi di euro all’Italia a titolo di REACT-EU per sostenere la risposta del Paese alla crisi del coronavirus e sostenere l’occupazione.

Il nuovo finanziamento, che integra le risorse provenienti dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, è il risultato della modifica di due programmi operativi del Fondo sociale europeo (FSE) e del Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD). Il programma nazionale FSE dell’Italia dedicato alle “Politiche attive per l’occupazione” riceverà 4,5 miliardi di euro per sostenere l’occupazione nelle zone più colpite dalla pandemia. I fondi supplementari contribuiranno ad aumentare le assunzioni di giovani e donne, consentiranno ai lavoratori di partecipare alla formazione e sosterranno servizi su misura per le persone in cerca di lavoro. Contribuiranno inoltre a proteggere i posti di lavoro nelle piccole imprese delle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Per Nicolas Schmit, Commissario per il Lavoro e i diritti sociali, “il nuovo finanziamento per l’Italia contribuirà a creare posti di lavoro, in particolare per i giovani e le donne, nelle regioni con maggiori bisogni, e investire nelle competenze. Stiamo inoltre prestando particolare attenzione alle persone più vulnerabili in Italia, rafforzando i finanziamenti per gli aiuti alimentari”.

LEGGI ANCHE:  Le "proposte" elettorali del PD per i giovani italiani.

In particolare per sostenere l’occupazione l’Italia utilizzerà 2,7 miliardi di euro per ridurre del 30 % le imposte versate dai datori di lavoro sui contributi previdenziali. Le piccole imprese delle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna beneficeranno di tale riduzione se il lavoratore conserverà l’occupazione per almeno nove mesi dopo il periodo per il quale è richiesta l’agevolazione; per promuovere l’occupazione giovanile l’Italia investirà 200 milioni di euro per ridurre i contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro che, nel 2021 e nel 2022, assumeranno persone di età inferiore ai 36 anni con contratti a tempo indeterminato. È compresa la conversione dei contratti a tempo determinato. Un importo supplementare di 37,5 milioni di euro sarà utilizzato per sostenere i datori di lavoro che assumono donne.

LEGGI ANCHE:  Oltre 12,5 milioni di pendolari intranazionali nel 2022.

Ancora, il “Fondo nuove competenze” riceverà un sostegno pari a 1 miliardo di euro per finanziare interventi di formazione per i lavoratori, finanziando le ore non lavorate (ad esempio a causa di difficoltà dell’impresa) a condizione che siano utilizzate dai lavoratori per frequentare corsi di formazione;

L’Italia, ancora, avrà a disposizione 500 milioni di euro per rafforzare e modernizzare la rete di servizi pubblici per l’impiego per attuare politiche attive del mercato del lavoro. Grazie a questo investimento, secondo le eccessive ambizioni della Commissione, le persone in cerca di lavoro, in particolare i disoccupati di lunga durata, potranno concludere un contratto su misura con i centri per l’impiego, cosa che li aiuterà a trovare un’occupazione in base alle loro esigenze e alle competenze che possiedono.

LEGGI ANCHE:  Appalti pubblici, Andrea Orlando: "Sì a quote per giovani e donne".

Oltre ai nuovi finanziamenti dell’FSE, il programma nazionale italiano FEAD riceverà 190 milioni di euro per fornire aiuti alimentari alle persone bisognose. Circa 10000 organizzazioni partner in Italia forniranno pacchi alimentari più numerosi e di migliore qualità ad almeno 2,5 milioni di persone bisognose, oltre che migliori servizi sociali per i destinatari.

Quale componente di NextGenerationEU, REACT-EU fornisce un’integrazione di 50,6 miliardi di euro in finanziamenti aggiuntivi ai programmi della politica di coesione nel corso del 2021 e del 2022. Le misure si concentrano sul sostegno alla resilienza del mercato del lavoro, all’occupazione, alle piccole e medie imprese e alle famiglie a basso reddito. Contribuiscono inoltre a predisporre basi che possano far fronte alle esigenze future per le transizioni verde e digitale e per una ripresa socioeconomica sostenibile, conformemente agli obiettivi di REACT-EU e alle raccomandazioni specifiche per paese del 2020 formulate per ciascun Paese dalla Commissione europea.