Pubblica amministrazione, Corte dei Conti: “Ripartire dal ricambio generazionale”.

Svecchiare il ‘parco’ dipendenti della Pa e promuovere una maggiore formazione digitale e linguistica dei travet italiani. Queste le indicazioni della Corte dei Conti espresse in occasione della presentazione del giudizio di parificazione del Rendiconto generale dello Stato: “In attesa dell’auspicato ingresso nelle pubbliche amministrazioni delle giovani generazioni – per il presidente di coordinamento delle Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte dei Conti, Ermanno Granelli – l’estesa platea di cinquantenni non può essere esentata da un mirato aggiornamento”.

“Occorrerà procedere – prosegue – ad un attento esame del modello organizzativo di ciascuna singola amministrazione e ridefinire la composizione delle risorse umane in relazione a processi di lavoro diversi da quelli passati. Anche i profili non appaiono più rispondere alle caratteristiche professionali delle risorse umane di cui si avverte oggi la necessità”.

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Una nuova generazione di dipendenti pubblici che dovrà possedere conoscenze e capacità pluridisciplinari, a partire dalla conoscenza delle lingue e delle nuove tecnologie. Stop, quindi, ai soliti laureati improvvisati e, si spera, al vetusto processo selettivo per il pubblico impiego.

“Occorre considerare – ricordano dalla Corte dei Conti – che una quota molto rilevante di personale si addensa in prossimità del dato medio (51 anni all’incirca); tale aspetto evidenzia che le amministrazioni dovranno mettere in atto un massivo intervento di riqualificazione del proprio personale mediante programmi di formazione intensiva che puntino a colmare e sviluppare quelle aree di competenza fino ad oggi trascurate”.

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