Politiche per i giovani. Le organizzazioni giovanili in commissione lavoro.

Prosegue l’iter consiliare della Proposta di legge 182, in materia di politiche giovanili. Ieri in commissione seconda sono stati auditi i rappresentanti dell’Associazione TDM 2000, Malik e Tessiu – Rete delle Consulte giovani della Sardegna. Presente anche Emliano Deiana per l’ANCI Sardegna. Per il numero uno dell’associazione dei comuni, il limite di età per i beneficiari del provvedimento di legge non dovrebbe andare oltre i 35 anni e andrebbero inoltre sostenute le consulte giovanili dato che “stanno giocando un buonissimo ruolo”. Aspetto, quest’ultimo, tutto da verificare in termini di impatto data la scarsa dotazione finanziaria messa in campo nei vari comuni per i giovani dell’isola. Probabilmente fuori tema la successiva indicazione di Deiana nel merito della pl, per il quale bisognerebbe parlare di politiche di comunità e non solo di politiche giovanili. Argomentazione, per ampi versi, desueta e non in linea con la Strategia europea della Gioventù.

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Favorevoli al testo, come emerso nel corso delle audizioni, i rappresentanti delle Associazioni che hanno definito la pl 182 “un’ottima proposta”.

In particolare, Luca Frongia, presidente di TDM 2000, ha evidenziato che la proposta è in linea con quanto fatto da altre regioni come Puglia ed Emilia Romagna. Si è detto d’accordo sull’età proposta di massimo 35 anni, ma ha sottolineato che il Forum giovani non esiste più dal 2018 e che adesso c’è il Consiglio dei Giovani, organo consultivo del Governo nazionale in materia, sul quale lo stesso ministro per i Giovani, Andrea Abodi, ha ricordato la necessità di implementare l’ampia produzione di studi e ricerche del CNG nelle politiche di settore dell’Esecutivo Meloni.

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Luca Frongia, foto Sardegnagol riproduzione riservata
Luca Frongia, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Frongia ha poi proposto di eliminare dal testo la carta giovani sia perché quella in esame “è una legge di sistema” sia per lasciare decidere ai giovani le politiche più utili. Frongia si è detto favorevole anche all’istituzione dell’albo “youth worker/operatori giovanili”, ritenuto un giusto riconoscimento per questa nuova figura professionale.

Francesco Ledda, vice presidente della Consulta di Barbagia, che comprende 26 Comuni, ha evidenziato due criticità con cui si scontrano quotidianamente: i difficili collegamenti tra i territori e la mancanza di spazi e fondi a disposizione delle Consulte.

Dello stesso parere anche Valeria Sanna, vice presidente dell’Associazione Malik, che ha evidenziato la necessità di migliorare i collegamenti tra i Comuni della Barbagia e quindi riservare una maggiore attenzione alle zone interne della Sardegna. Soddisfatto anche Davide Corriga dell’Associazione Tessiu.

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Per Michele Demontis (TDM 2000) , infine, la “proposta di legge può essere un primo passo per riavvicinare i giovani alla politica e alla partecipazione attiva”.

Fausto Piga, Alessandra Zedda, foto Sardegnagol riproduzione riservata
Fausto Piga, Alessandra Zedda, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Al termine degli interventi i rappresentanti delle associazioni giovanili hanno chiesto che la proposta di legge venga approvata entro la fine della legislatura. Un appello più che condivisibile dal momento che l’attuale quadro di riferimento regionale è ancora fermo alla legge n . 11 del 15 aprile 1999.