Politiche giovanili e Montagna. Al via la terza edizione di Youz.

Bisogna continuamente guardare alle altre Regioni d’Italia per rilevare iniziative nel merito del sostegno dei giovani e delle politiche giovanili. Difficile , infatti, assistere a un cambio di passo da parte di una Regione Sardegna che dal lontano 2019 ha fatto decisamente pena sul fronte delle iniziative legislative a sostegno dei giovani, per non parlare delle iniziative autoreferenziali e di scarso impatto per i/le giovani sardi/e attuate dalla Giunta Solinas.

Oltre Tirreno, invece, si continua a investire sui giovani e sul contrasto dello spopolamento delle aree rurali. E di ieri, infatti, il lancio della terza edizione di Youz da parte della Regione Emilia-Romagna per avviare un percorso partecipato con i giovani e definire insieme proposte e strategie di sviluppo.

LEGGI ANCHE:  PNRR e discipline Stem. A chi vanno i fondi?

La prima tappa si è svolta a Castelnovo Monti, in provincia di Reggio Emilia, e a dare il via alla nuova avventura è stato l’assessore regionale alle Politiche giovanili, Montagna e Aree interne, Igor Taruffi.

La nuova edizione del Forum Youz ripropone il format itinerante della Carovana, che lo scorso anno aveva coinvolto oltre 3.400 giovani e 180 associazioni giovanili, e prevede un viaggio in quattro tappe. Dopo Castelnovo Monti, la Carovana Youz toccherà l’Appennino Modenese, l’Appennino Forlivese/Cesenate e il Basso Ferrarese.

Quest’anno il filo conduttore del percorso sono le aree interne e decentrate dell’Emilia-Romagna; l’obiettivo è attivare un processo partecipativo con i giovani di questi territori e, insieme a loro, individuare le criticità e sviluppare le strategie e gli strumenti per il loro sviluppo, partendo proprio dalle idee di ragazze e ragazzi.

LEGGI ANCHE:  Continuità territoriale, Silvio Lai: "Disastro annunciato".

“Abbiamo voluto fortemente che Youz 2023 andasse nelle aree decentrate della nostra regione – afferma l’assessore Taruffi – per rendere protagonisti e sostenere i giovani che sono nati o vivono in questi luoghi, raccogliendo le loro idee e proposte per contrastare le disuguaglianze territoriali. È insieme a loro che vogliamo costruire il futuro di questi territori, trattenendo qui le competenze presenti e provando ad attirarne dall’esterno”.