Politiche giovanili, assegnati 300mila euro ai vincitori dei “Centri giovani”.

Sono stati presentati gli undici vincitori dell’avviso pubblico “Centri giovani di nuovo al via!” nell’ambito del progetto “Giovani della Liguria… Restart!” promosso da Regione Liguria per sostenere i giovani del territorio attraverso l’erogazione di 300mila euro a fondo perduto.

Nell’occasione sono stati pubblicati anche i primi risultati di “Giovani e Progetti”, un ampio lavoro di indagine promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili per mettere in campo nuovi modelli d’azione dedicati alla popolazione più giovane.

“Le istituzioni devono promuovere processi e progettualità adeguati per i nostri giovani a fronte del mutato contesto ambientale, sociale, economico, tecnologico e lavorativo – spiega l’assessore alle Politiche Giovanili di Regione Liguria Simona Ferro. – L’avviso pubblico e l’indagine avviati rappresentano solo l’inizio di un importante percorso verso una programmazione regionale e modelli d’azione sempre più efficaci”.

I vincitori dell’avviso pubblico riceveranno attraverso AliSEO, l’Agenzia ligure per gli studenti e l’orientamento, un contributo fino a 30mila euro ciascuno per la realizzazione di attività che favoriscano l’inclusione, la partecipazione e il benessere dei giovani cittadini liguri.

“Il Comune di Genova è particolarmente sensibile alla creazione e alla promozione di progetti di politiche giovanili che creino occasioni di socialità e possano sviluppare opportunità espressive individuali – dichiara Francesca Corso, assessore comunale alle Politiche per i Giovani. – Con il nostro progetto “Intorno al Ponte San Giorgio” desideriamo rispondere in modo innovativo a bisogni emersi dalla generazione post-pandemia in un’area ad alta densità giovanile come quella compresa nei Municipi Centro Ovest e Valpolcevera. Attività, laboratori e percorsi partecipativi previsti saranno anche complementari ad azioni già presenti sul territorio”.

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Promuovere sul territorio interventi variegati ed efficaci significa anche conoscere il punto di vista dei giovani, una scelta che ha portato all’indagine “Giovani e Progetti” realizzato dall’Assessorato alle Politiche Giovanili. Nel dettaglio, il lavoro di indagine ha come obiettivo quello di comprendere i mutamenti del mondo giovanile, esplorare la dimensione della progettualità dei giovani ed elaborare modelli d’azione più efficaci. La ricerca ha visto la partecipazione di 500 giovani provenienti da tutta la Liguria di età compresa tra i 16 e i 30 anni, a cui è stato distribuito un questionario in occasione del Salone Orientamenti 2022.

I dati sembrano mostrare il desiderio dei giovani liguri di sperimentare nuove forme di partecipazione e progettualità con proposte e iniziative che rispondano ai bisogni da loro espressi. L’analisi dei dati riferita ai progetti desiderati in prospettiva collettiva e individuale dai giovani liguri mostra una netta concentrazione sull’orientamento e la formazione al lavoro, insieme alla promozione di stili di vita sani e al supporto psicologico per superare momenti di difficoltà.

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Il grado di interesse maggiore espresso dai giovani per la sezione “I progetti che vorrei” si rileva in corrispondenza delle attività di volontariato a supporto di anziani, minori e disabili (23,7%), al secondo posto (17,6%) si posizionano le attività tipiche del social media manager (fotografia, grafica, radio, podcast, giornalismo) e al terzo con il 17,3% le attività sportive.

Il 39,6% dei rispondenti dichiara di immaginare e auspicare progetti rivolti alle proprie amiche e amici non solo appartenenti alla cerchia delle compagne e compagni di scuola; una quota pressoché analoga (38,5%) predilige progetti da realizzare con e per le proprie compagne e compagni di classe. Il 30,8% volge lo sguardo al proprio quartiere e territorio.

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Tra i luoghi ritenuti più adatti dai giovani la scuola si posiziona al primo posto (66,7%). Al secondo posto (11,2%) ci sono gli spazi creati appositamente per i progetti. Al primo posto nei progetti citati spontaneamente dai giovani nella sezione “Se il progettista fossi io” compaiono le attività finalizzate alla creazione di spazi di socializzazione e aggregazione (17,6%), al secondo i progetti per aiutare i giovani a orientare e costruire il proprio futuro (13,6%), al terzo le iniziative su temi ambientali (12,4%) e al quarto i progetti per la promozione dell’integrazione e inclusione sociale (10,6%).

Parallelamente alla raccolta dati è stata portata avanti l’osservazione e individuazione di buone pratiche progettuali attraverso una ricerca rivolta agli Enti con i quali a breve saranno organizzati momenti di confronto sul tema. Successivamente saranno avviati focus group con giovani per rileggere dal loro punto di vista i risultati emersi.