Piotta, il nuovo album ‘Na notte infame’ nel ricordo del fratello scrittore Fabio.

“Na notte infame” è il titolo del nuovo album del cantautore e rapper Tommaso Zanello in arte Piotta. Il disco, decimo lavoro di studio, prende tutta l’ispirazione dalla recente e prematura scomparsa del fratello maggiore Fabio. Con lui, apprezzato scrittore e saggista, ha firmato molti dei testi, e proprio la voce e i versi del fratello aprono la prima traccia.

“Na notte infame” è un percorso emotivo in quel labirinto di sentimenti che è il rapporto tra fratelli. Undici tracce che mettono insieme un mosaico di ricordisensazioni ed esperienze attraversate dal pianoforte di Francesco Santalucia, che insieme a Piotta ha tenuto il timone della produzione e della composizione di questo disco.

Attraverso le vicissitudini personali generazionali di Tommaso e di Fabio, la voce di Piotta racconta gli anni che hanno segnato le loro generazioni. Dagli anni di piombo all’Italia campione del Mondo, dal crollo del Muro di Berlino agli anni ’90, dalle controculture dei ’70 fino alla nascita dell’Hip-Hop italiano. Il rap di Piotta si fa più introspettivo e consapevole che mai, nel disco come dal vivo. 

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Orizzonti sonori lontanissimi dal mondo solare e ironico a cui Piotta ci aveva spesso abituato. Dentro ad atmosfere ispirate e struggenti l’artista rivendica la poeticità della sua Roma intrisa di vite e storiepiene di umanitàBallate electrosuite di pianoforte, una forte presenza di linee vocali cantate fanno da contrappunto agli elementi rap più classici.

Se la prima traccia “Lode a Dio” si apre con la voce di Fabio e prosegue con tappeto di pianoforte e ritornello melodico, nella seconda traccia “Serpico” Piotta duetta con la voce dei TiromancinoFederico Zampaglione, e con la chitarra acustica di questa ballata sull’omicidio di Francesco Evangelista davanti al Liceo Giulio Cesare.

La title track ribadisce poi il mood del disco, impreziosita dalle rime serrate di Militant A degli Assalti Frontali, mentre in “Iononhopaura” è un ipnotico giro dub che la fa da padrone insieme alla presenza di Ginko della Villa Ada Posse. In “Professore” Piotta torna sul ricordo e il racconto del fratello Fabio, tra sonorità world e latin. “Oderomana” apre il lato B, ed è una canzone completamente recitata da Fabio Zanello, leggendo alcune sue poesie: un crescendo emozionale dove l’arpeggio di pianoforte si mescola con un beat electro e un imponente arrangiamento d’archi. “Ognuno con un se” è il remake di un brano cantato assieme all’amico PrimoBrown dei CorVeleno, e riporta in vita una perla introspettiva del rap italiano. Il ritmo di “Se se se se” spezza in parte quel velo di malinconia che ha attraversato fin qui le tracce, impreziosito dal flauto traverso del ritornello. Il tema della fratellanza si chiude con “Figli di un temporale”, ballad synth dal moderno sapore autunnale. “L’amore cos’è?” è infine quella domanda che tutti ci siamo posti, e che ci poniamo ancora, sul sentimento per eccellenza, tra fughe di pianoforte e sax. Il tutto si conclude con la bonus track “Lella…e poi”, cover del brano del 1971 di Edoardo De Angelis, che Piotta ha pubblicato nel 2021 riscrivendo e riarrangiando in una chiave completamente nuova quella che è considerata la prima canzone contro il femminicidio, dal deciso sapore neorealista e pasoliniano, non a caso l’autore preferito da sempre dal fratello Fabio. 

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Un viaggio, dunque, del tutto inedito per suoni e formazione, così che dopo l’album, uscirà in tutte le librerie per La Nave di Teseo il primo romanzo di Tommaso dal titolo “Corso Trieste”. Il libro disponibile da martedì 19 marzo è scritto a quattro mani con il fratello Fabio, proprio come il disco, che ne è in qualche modo la colonna sonora.