PE: “Rivedere le relazioni con la Bielorussia.

Per il Parlamento europeo Aljaksandr Lukašėnka è un presidente illegittimo e devono essere indette nuove elezioni libere ed eque e sotto supervisione internazionale, sostenendo il consiglio di coordinamento di Sviatlana Tsikhanouskaya, quale legittimo rappresentante del popolo.

E’ quanto emerge dalla risoluzione adottata oggi dal Parlamento europeo, con 602 voti favorevoli, 44 contrari e 44 astensioni, per il quale i negoziati sulle priorità del partenariato con la Bielorussia devono essere sospesi fino all’organizzazione di nuove elezioni libere ed eque.

Nella risoluzione, si fa il punto sugli avvenimenti prima e dopo le elezioni presidenziali del 9 agosto, che hanno portato all’esplosione di una rivolta popolare contro l’attuale regime, ribadendo il disconoscimento dei risultati elettorali annunciati dalla Commissione elettorale centrale bielorussa e che Aljaksandr Lukašėnka non sarà riconosciuto dal Parlamento europeo come legittimo presidente del Paese alla scadenza del suo attuale mandato, previsto il prossimo 5 novembre 2020.

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Ancora, il provvedimento adottato dal PE riconosce il Consiglio di coordinamento (CC) istituito da Sviatlana Tsikhanouskaya quale rappresentante legittimo del popolo bielorusso come confermato dai sondaggi indipendenti, per i quali Sviatlana Tsikhanouskaya ha ricevuto oltre la metà dei voti alle elezioni presidenziali del 2020.

Il Parlamento per effetto della risoluzione ha invitato l’UE ad attuare quanto prima le sanzioni concordate dai ministri degli affari esteri dei Paesi UE e dal Consiglio europeo, rivolte ad un ampio gruppo di persone attraverso il congelamento dei beni e il divieto di ingresso in UE, includendovi lo stesso Aljaksandr Lukašėnka.

Ma la vera novità della risoluzione adottata dai parlamentari europei riguarda la proposta di istituire una missione ad alto livello in Bielorussia, composta da ex capi di Stato o di governo con il compito di contribuire a porre fine alla violenza e contribuire alla liberazione dei detenuti politici e riportare lo Stato di diritto nel Paese.

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Dopo il voto, il relatore Petras Auštrevičius del gruppo parlamentare di Renew Europe ha ricordato che “la Bielorussia è nelle nostre immediate vicinanze; il suo popolo condivide i nostri valori europei e aspira alle stesse libertà e agli stessi diritti dei cittadini UE. L’Unione europea – ha aggiunto l’eurodeputato lituano – non può essere un osservatore passivo. Devono essere adottate misure attive per prevenire interventi russi, ibridi o diretti, in Bielorussia. Esorto la Presidenza tedesca del Consiglio dell’Unione europea a guidare gli sforzi diplomatici per evitare qualsiasi interferenza e a sostenere le aspirazioni democratiche del popolo bielorusso”.

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