PE: “Ripristinare l’area Schengen il prima possibile”

Si avvicinano le vacanze estive e il Parlamento europeo ha chiesto uno sforzo coordinato a tutti gli Stati membri per ripristinare l’area Schengen il prima possibile.

Fino a due mesi fa i cittadini europei potevano muoversi liberamente nell’UE, ma con le restrizioni introdotte contro il coronavirus gran parte delle frontiere interne sono state chiuse. Adesso, con il miglioramento della situazione epidemiologica e le vacanze estive in vista, i Paesi membri hanno adottato gradualmente protocolli e normative interne per ripristinare la libertà di movimento. 

Superata la fase uno gli eurodeputati sono tornati a chiedere che lo spazio europeo di libera circolazione ritorni pienamente operativo: “Gli stati membri hanno agito da soli ma ora è tempo che l’UE intervenga, prima che sia troppo tardi e che lo spazio Schengen subisca danni irreparabili,” ha detto Tania Fajon, Presidente del gruppo di lavoro della commissione Libertà civili (LIBE) che si occupa del controllo dell’area Schengen.

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“La Commissione – ha commentato Fajon – dovrebbe svolgere un ruolo chiave nel ripristinare la libertà di movimento innanzitutto per le categorie critiche come i lavoratori transfrontalieri. Se non riusciamo a ripristinare l’integrità dell’area Schengen, mettiamo in serio pericolo il progetto europeo”.

Stintino, turismoSecondo le attuali regole dell’area Schengen, gli Stati membri possono introdurre controlli alle frontiere per un tempo limitato se esiste una grave minaccia all’ordine pubblico o alla sicurezza interna.

La scorsa settimana, la Commissione europea ha presentato un pacchetto di proposte per riavviare in modo sicuro i viaggi nell’UE. Il pacchetto ha proposto agli Stati dell’area Schengen la riapertura graduale delle frontiere interne, sottolineando l’esigenza di un coordinamento europeo e del rispetto dei criteri comuni indicati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.

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L’allentamento delle restrizioni deve garantire i diritti dei cittadini europei e proteggerli da discriminazioni basate sulla nazionalità. Per esempio, un cittadino italiano residente in Austria deve avere il permesso di spostarsi in Germania senza limitazioni.

Tuttavia, allo stato attuale, non è stata stabilita una tabella di marcia, perché la decisione di riaprire i confini dipendono dalla situazione epidemiologica e dalle scelte dei singoli Stati membri.

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