Osservatorio Politiche giovanili, Portoghese: “Strumento a favore della popolazione giovanile”.

Come guarda al futuro delle politiche giovanili il Comune di Cagliari? Una domanda che ha trovato una parziale risposta in occasione della ventiquattresima seduta del Consiglio Comunale di Cagliari che, oggi, tra i vari punti all’ordine del giorno vedeva proprio la votazione sull’istituzione dell’Osservatorio della Pubblica Istruzione e delle Politiche Giovanili (deliberazione n. 192 del 17 dicembre 2019).

Una deliberazione che ha rischiato di creare l’ennesimo meccanismo autoreferenziale per i giovani della comunità locale, non prevedendo nella sua formulazione originaria il coinvolgimento delle organizzazioni qualificate nel campo della mobilità internazionale e del volontariato giovanile, espressione di un settore capace di realizzare un vero e proprio patrimonio di buone pratiche nel campo dell’inclusione dei giovani sardi e di virtuose sinergie con le istituzioni europee e stakeholder internazionali nel settore della gioventù.

Un pericolo scampato grazie ai due emendamenti presentati dai Consiglieri Giulia Andreozzi e Guido Portoghese, che hanno esteso la platea dei potenziali portatori di interesse ammessi all’interno dell’Osservatorio, e, ancora, grazie all’atteggiamento costruttivo della maggioranza e dell’opposizione, che hanno approvato nella votazione nominale finale il documento emendato.

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Una posizione puntualizzata nel corso della videoconferenza del Consiglio dallo stesso Guido Portoghese, consigliere del Partito Democratico: “Nella sua versione originaria l’allegato A della deliberazione prevedeva una composizione troppo sbilanciata sia sulla parte istituzionale – con un basso livello di coinvolgimento dei giovani, della rappresentanza studentesca e dell’associazionismo giovanile -, sia sulla parte degli obiettivi – basati pressochè su percorsi educativi, attività di orientamento degli studenti e di altre questioni legate a interventi multidisciplinari -, senza includere progetti e iniziative indirizzate a promuovere il volontariato, l’impegno civile, sociale e politico nelle nuove generazioni ma anche l’aggregazione, l’associazionismo giovanile e il tema della mobilità internazionale e delle possibilità offerte dai programmi europei”.

Una questione di opportunità rimarcata anche da Giulia Andreozzi dei Progressisti: “Abbiamo integrato la composizione dell’organismo inserendo 3 nuove categorie: la rappresentanza studentesca, la consulta giovanile (di prossima istituzione) e i rappresentanti dei dirigenti scolastici. Il testo, inoltre, è stato votato all’unanimità in Commissione Statuto, all’interno della quale c’è stato un dialogo costruttivo”.

Sfumature importanti per riportare al centro dell’agenda politica locale la ‘questione giovanile’ e, in particolare, le indicazioni contenute nel Libro Bianco della gioventù europea e nella Carta Europea della partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale, per garantire i diritti di cittadinanza e l’inclusione dei giovani nella comunità locale. Assunto recentemente ribadito anche dal Consiglio europeo, specialmente per le regioni rurali e remote dell’Unione Europea.

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Un osservatorio che per l’Assessore alla Pubblica Istruzione e Politiche Giovanili, Rita Dedola “nasce per coordinare tutte le istituzioni che fanno parte della città. Un organismo che deve avere un significato di sistema nell’ambito delle politiche giovanili e della pubblica istruzione; non il solito osservatorio che si costituisce e non funziona”.

Un nuovo strumento per i giovani salutato favorevolmente anche dalla giovane consigliera comunale del PSd’AZ, Antonella Scarfò: “Ringrazio l’Assessore Dedola e la Presidente della Commissione Pubblica Istruzione, Roberta Perra, per questa delibera che va nella direzione di coinvolgere i giovani e creare un filo diretto tra ragazzi/e e amministrazione locale”.

“L’osservatorio di cui parliamo – per Andrea Dettori di Sinistra per Cagliari – dovrà avere come principale obiettivo il monitoraggio e la verifica dei dati sulla popolazione scolastica e dei giovani, perchè sono i dati che ci permettono di programmare le politiche per l’utenza giovanile, contrastare l’abbandono, la dispersione scolastica e realizzare politiche attive per i giovani”.

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“L’osservatorio – ha proseguito Dettori – avrà successo solo se tutti i componenti sapranno partecipare attivamente al progetto e coinvolgere soggetti esterni per poter programmare al meglio l’offerta per i giovani e gli studenti. Ben vengano gli emendamenti costruiti durante la discussione in Commissione, tra cui quello del collega Portoghese, che specifica ulteriormente l’importanza dell’ambito giovanile all’interno dell’osservatorio”.

Anche per Antonello Floris di Fratelli d’Italia il nuovo osservatorio “rappresenta uno strumento utile perchè vede la partecipazione dell’organo politico, tecnico e dei portatori d’interesse”, mentre per la consigliera Stefania Loi “si è scelto di creare un meccanismo snello che non costituisse l’ennesimo inghippo burocratico”.

Colpisce, infine, l’assenza del giovane consigliere comunale e regionale della Lega Andrea Piras, coordinatore, inoltre, della Lega Giovani Sardegna, vista l’importanza della deliberazione sull’istituzione dell’Osservatorio per l’inclusione dei giovani nel Comune di Cagliari.

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