Neanche l’apporto degli stranieri aiuta. L’Italia scende sotto i 59 milioni di residenti.

L’Italia (chi lo avrebbe mai detto), invecchia e perde la sua popolazione. Lo confermano le ultime rilevazioni dell’Istat, per il quale, nonostante il contributo degli stranieri, pari all’8,7% (circa 5,1 milioni), il Paese è sceso per la prima volta sotto i 59 milioni di residenti. 58.997.201 per l’esattezza.

Cresce anche l’età media degli italiani, ora arrivata a 46,4 anni, mentre si registra l’ennesimo record negativo per la natalità: 393mila nati, ovvero 7mila “piccoli/piccole” italiani/e in meno rispetto al 2021 (-1,7%) e ben 183mila in meno (-31,8%) rispetto al 2008.

Per ogni bambino, ancora, ci sono quasi 6 anziani. Numeri lontani dal 1971, dove per ogni cittadino/a sotto i 6 anni c’era un solo anziano.

LEGGI ANCHE:  Crp, dirigenza vacante ma Fasolino convoca il partenariato locale.

Lo spopolamento, ricordano dall’Istat, interessa soprattutto i piccoli comuni fino a 5mila abitanti, enti, ricordiamolo, che rappresenta il 70% delle municipalità italiane.

Le donne rappresentano il 51,2% della popolazione residente e la Campania continua ad essere la Regione pià giovane d’Italia, con un’età media di 43,9 anni (era 43,6 nel 2021). Al primo posto per anzianità dei residenti, invece, si trova la Liguria, con un’età media di 49,5 anni (era 49,4 nel 2021).

foto licenza common wikipedia