Lotta alla criminalità: la Commissione deferisce l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea.

La Commissione ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione Europea per il mancato rispetto di alcuni obblighi in materia di scambio di informazioni stabiliti dalle norme dell’UE in materia di cooperazione transfrontaliera nella lotta al terrorismo e alla criminalità transfrontaliera, in particolare per l’inosservanza delle disposizioni contenute nelle “decisioni di Prüm”, elemento importante della strategia dell’UE per l’Unione della sicurezza e la cooperazione transfrontaliera.

Norme, si legge nella motivazione della Commissione, che rappresentano uno strumento fondamentale nella lotta al terrorismo e alla criminalità, consentendo agli Stati membri di scambiarsi rapidamente informazioni su DNA, impronte digitali e dati nazionali di immatricolazione dei veicoli, permettendo alle autorità di contrasto di identificare i sospetti e di stabilire collegamenti tra i casi penali in tutta l’Unione.

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Per la Commissione, in particolare, l’Italia non ha consentito agli Stati membri di accedere ai propri dati relativi al DNA, alle impronte digitali e all’immatricolazione dei veicoli. Da qui la decisione di deferire il caso italiano alla Corte di giustizia dell’Unione Europea.