La sanità sarda si mobilità per i profughi ucraini.

L’Aou di Sassari apre le porte ai profughi dell’Ucraina. Dopo l’hub vaccinale di viale San Pietro, che sarà a disposizione per le vaccinazioni contro il Covid, le strutture aziendali si mobilitanoper l’assistenza agli esuli che in questi giorni stanno arrivando nel Sassarese.

Un ambulatorio per le visite gratuite di ginecologia e ostetricia è stato attivato dalla Clinica diretta Giampiero Capobianco che, con gli operatori della sua struttura, ha raccolto l’invito della Società italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo) di offrire un supporto alle donne provenienti dall’Ucraina.

In accordo con la direzione strategica dell’Aou, la Ginecologia e Ostetricia offrirà prestazioni ambulatoriali gratuite, senza necessità di ticket o di passaggi tramite Cup e in caso di ricoveri ordinari di considerarli prioritari.

Il personale sanitario della struttura del Materno infantile ha aderito con entusiasmo all’iniziativa e ha dato piena disponibilità per istituire un ambulatorio dedicato alle donne esuli dall’Ucraina. L’ambulatorio sarà aperto tutti i martedì mattina dalle 9 alle 14.

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Le donne potranno prenotare un appuntamento telefonando al numero 079 228261, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.

Per eventuali visite urgenti, le donne saranno subito indirizzate al pronto soccorso Ostetrico-Ginecologico, al quarto piano del Materno infantile, aperto 24 ore su 24.

Anche l‘unità operativa complessa di Clinica ortopedica, ricordano dall’Aou Sassari, ha aderito all’invito della Società italiana di Ortopedia e Traumatologia (Siot) di garantire assistenza sanitaria ai profughi dell’Ucraina arrivati nel Sassarese. La struttura della Stecca bianca garantirà assistenza ai rifugiati affetti da gravi patologie osteoarticolari e che necessitano di trattamenti indifferibili. Ancora la Clinica ortopedica offrirà un servizio ambulatoriale. Sarà possibile prenotare la visita chiamando dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 al numero 079 228217. I rifugiati saranno considerati esenti ticket per la prestazione ambulatoriale. La Clinica ortopedica si impegna anche a prendere in carico i casi che richiedano un trattamento chirurgico.

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L’Aou di Sassari, infine, attraverso la Farmacia ospedaliera ha messo a disposizione della struttura organizzativa regionale per le grandi emergenze farmaci e dispositivi medici che saranno donati per le esigenze assistenziali.

Sulla stessa linea d’onda l’ASLdi Nuoro. Questa mattina il Direttore Generale Paolo Cannas ha dato disposizioni per l’invio di una comunicazione ai Sindaci dei 52 Comuni del territorio, affinché comunichino alla Direzione Generale dell’ASL n. 3 di Nuoro i nominativi e le generalità dei cittadini ucraini eventualmente ospitati nel proprio comune.

“L’obiettivo – spiega il Direttore Generale Paolo Cannas – è quello di dare un protocollo per la presa in carico, pur temporanea, di quanti arrivano nel Nuorese. Per approntare al meglio l’accoglienza, l’ASL n. 3 di Nuoro sta facendo la sua parte in una rete che coinvolge anche altri attori: la Prefettura di Nuoro, la Protezione Civile, i Comuni, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta”.

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“In Ucraina – ricorda il Direttore Sanitario, Peppino Paffi – ha aderito circa il 35% della popolazione, nel Paese attualmente travolto dalla guerra si registrano altre piccole criticità soprattutto per il morbillo e la polio”.

Oltre alla vaccinazione Covid, quindi, diventa prioritaria una prima visita, con anamnesi preliminare, tracciamento (tampone), e presa in carico della persona. Senza trascurare, in molti casi, la presenza di eventuali traumi psichici. Tutti i migranti provenienti dal territorio ucraino avranno diritto all’iscrizione temporanea al Servizio Sanitario Regionale.