Europa

In Ue si viola la libertà e il pluralismo dei media. Il caso Telewizja Republika.

Mentre l’Ue pontifica circa l’elevatezza dei propri standard democratici, elargendo peraltro miliardi di euro tra mezzi mainstream di sempre più dubbio servizio pubblico governo, il Governo polacco (membro dell’Ue e contro il quale mai si è alzato lo strumento della Condizionalità dello Stato di diritto) di Donald Tusk sta violando i diritti alla libertà dei media indipendenti. Uno dei principali canali televisivi di notizie in Polonia, TV Republika, è sistematicamente escluso dalle conferenze stampa del governo attuale. Ciò limita la libertà dei media e la possibilità di esercitare una critica.

Primo Ministro polacco, che negli ultimi anni ha enfatizzato il suo impegno per i principi legali, violando, però e di fatto, il principio di libertà e pluralismo dei media in Polonia con azioni extragiuridiche.

Nel capitolo dedicato alla Polonia nel Rapporto sullo Stato di Diritto 2023, la Commissione ha difeso, tra le altre cose, l’agente dei servizi segreti russi Pablo González, riproducendo informazioni completamente false e fuorvianti, suggerendo che il suo arresto fosse un esempio di violazione dei diritti e delle libertà dei media in Polonia.

In risposta la Commissione Europea, attraverso Henna Virkkunen, si è semplicemente limitata (sarebbe stato strano il contrario) a dichiarare che monitora la situazione della libertà e del pluralismo dei media in tutti gli Stati membri attraverso i suoi Rapporti annuali sullo Stato di Diritto e che considera la Raccomandazione del 2021 sulla Sicurezza dei Giornalisti, che invita gli Stati membri a garantire che le autorità pubbliche creino condizioni trasparenti, eque e non discriminatorie per i giornalisti riguardo all’accesso alle conferenze stampa e ai documenti.

foto Daina Le Lardic Copyright: © European Union 2025 – Source : EP