In scena la replica de “Il Mago di Ozieri”

È andata in scena ieri a Cagliari, nel teatro di Sant’Eulalia, la replica dello spettacolo “Il Mago d’Ozieri”, rappresentato in prima assoluta nello scorso mese di giugno. Lo spettacolo non è un’opera teatrale come le altre ma il risultato delle attività laboratoriali del progetto “Il Mago d’Ozieri” a cui hanno preso parte ragazzi con difficoltà e criticità che, con il coordinamento del coach Michele Demontis, hanno creato l’opera.

Il “Mago d’Ozieri” tratta di un personaggio singolare e bizzarro che giunto improvvisamente in una città, si trova a scontrarsi suo malgrado con pregiudizi, preconcetti e conformismo. Appare quindi chiaro il messaggio insito nell’opera. Prodigarsi per un’autentica inclusione che vada oltre steccati e apparenze del politicamente corretto.

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Tante le persone presenti in sala che alla fine dello spettacolo hanno tributato un lungo applauso. Un applauso indirizzato tanto agli interpreti sul palco quanto a coloro che, anche da dietro le quinte, hanno consentito la realizzazione di questa opera. In particolar modo i ragazzi partecipanti al progetto che, superata la comprensibile tensione della prima, si sono impegnati anima e corpo per far si che questa replica andasse nel migliore dei modi.

<< Arte e disabilità sono spesso posti in relazione nei soggetti di opere teatrali, cinematografiche e musicali, ma raramente nel processo creativo da cui scaturisce l’opera>> afferma Gabriele Frongia, presidente dell’Associazione ABiCi che ha ideato e realizzato il progetto “Il Mago d’Ozieri”. << Certo ci sono difficoltà, anche di carattere pratico e logistico, ma niente che non possa essere superato con una buona organizzazione aggiunge Frongia>>.

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<< L’aspetto peculiare del lavorare con ragazzi disabile non è dato dalla disabilità, quanto dalla prospettiva differente dalla tua che loro sono in grado di fornirti >> ci dice Michele Demontis, coordinatore delle attività nelle sue vesti di coach. << Da un punto di vista prettamente creativo questo è un arricchimento straordinario che consente di sviluppare soluzioni originali e non convenzionali>> aggiunge Demontis.

Le attività del progetto del “Il Mago d’Ozieri” si chiudono formalmente qui ma, gli spunti, le idee e le intuizioni da esso emerse saranno la base per progetti su arte e inclusione che verranno a breve realizzati. “Il Mago d’Ozieri” è stato un progetto svolto nell’ambito del Corpo Europeo di Solidarietà un programma attuato dall’Unione Europea che consente di svolgere attività di volontariato e progetti di rilevanza sociale in ambito locale.

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