Imprese, si discute sui sostegni per gli operatori delle feste e delle sagre.

Le commissioni Lavoro e Attività produttive oggi in seduta congiunta hanno discusso sulla proposta di legge a favore dei titolari delle imprese che operano nell’ambito delle feste e delle sagre, con la previsione di uno stanziamento di 3,9 milioni di euro per circa 650 attività.

Una misura che prevede un’indennità una tantum pari a 1000 euro per sei mesi. Nel corso dei lavori i commissari, presieduti da Alfonso Marras e Piero Maieli del PSd’Az, hanno sentito i rappresentanti di Confindustria, Confcommercio, Cna, Confartigianato, Associazione degli armatori per il trasporto dei passeggeri, Sindacato dei locali da ballo, Assoarmieri Sardegna e delle imprese pirotecniche. Audizioni nel corso delle quali è emersa l’esiguità delle risorse messe in campo. Da tutte le associazioni di categoria è arrivata, infatti, la richiesta di un’integrazione delle misure di sostegno con l’inserimento di alcune categorie produttive finora escluse dai ristori.

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Tra gli interventi principali quello di Maurizio De Pascale, Presidente di Confindustria Sardegna, che ha sollecitato una quantificazione delle risorse disponibili: “Occorre avere un quadro chiaro per capire come saranno spesi i soldi, individuando un sistema di erogazione agile che consenta alle imprese di ricevere la liquidità in tempi rapidi. Alcune misure come i fondi  ‘Emergenza Imprese Sardegna’ e (R)esisto si sono rivelati insufficienti e andrebbero rifinanziati”.

Per il presidente di Confindustria Sardegna, un occhio di riguardo andrebbe riservato alle imprese del settore alberghiero con incentivi per l’adeguamento delle strutture ricettive e la riorganizzazione degli spazi in funzione anticovid. Stesso discorso per le imprese di trasporto collegate al turismo. De Pascale, infine, ha sollecitato uno snellimento delle procedure per rendere immediatamente operativi gli interventi a favore delle imprese: “Le risorse devono essere spese subito altrimenti non servono”, consigliando il ricorso alla fiscalità di vantaggio, composta da soluzioni quali il credito d’imposta, la moratoria fiscale con la sospensione delle tasse, prestiti, esenzioni o riduzioni di aliquote per i costi dei trasporti o dell’energia”.

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