I Progressisti: “Un nuovo piano di rinascita con le risorse dell’Europa”

Un nuovo piano di rinascita per la Sardegna, finanziato con le annunciate risorse che l’Europa destinerà all’Italia per superare la crisi da pandemia Covid e che finiranno nelle casse delle Regioni solo se queste saranno in grado di progettare il futuro, con il coinvolgimento di tutte le istituzioni e, in questo caso, con la partecipazione dell’intera società sarda.

È la proposta dei Progressisti per fronteggiare la crisi economica ma soprattutto per cogliere quelle che Massimo Zedda, Francesco Agus, Maria Laura Orrù, Laura Caddeo, Antonio Più e Gianfranco Satta, considerano “le grandi opportunità del Mes e del Recovery Fund”. Una mole di risorse aggiuntiva, rispetto ai fondi dell’Obiettivo Uno e ai tradizionali piani Ue, che si stima in oltre cento miliardi di euro, il 10% dei quali potrebbe arrivare in “Sardegna” per realizzare azioni, riforme e infrastrutture nel campo sanitario, della conoscenza (scuola, università, cultura) della conversione ecologica, delle reti tecnologiche e della coesione sociale.

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“L’Italia presenterà in Europa i progetti del nostro Paese il 30 ottobre – ha dichiarato Massimo Zedda – ma in Sardegna non c’è ancora una proposta, né un’idea da parte del governo regionale, nonostante sia noto che le risorse arriveranno nell’Isola soltanto se si presenteranno validi progetti nei tempi e con le modalità stabilite. Con questa proposta vogliamo aiutare l’organizzazione del lavoro dell’amministrazione regionale per la stesura di progetti da inviare all’Europa, senza i quali rischiamo di perdere fondi importanti”.

Massimo Zedda, foto Sardegnagol riproduzione riservata“Presentiamo un piano per sopperire alle carenze della Giunta Solinas. Non si pecca solo con le azioni ma anche con le omissioni – ha dichiarato in apertura del suo intervento Francesco Agus. L’Europa ha vissuto una emergenza sanitaria senza precedenti. Ora, tutte le Regioni d’Europa dovranno competere per le risorse ma, anche in piena emergenza, l’inerzia della Giunta sta mettendo a rischio la possibilità di reperire nuove risorse, data la mancanza di una seria programmazione.  Anche per questa ragione – ha aggiunto il capogruppo Agus – sarebbe già un successo se la Giunta decidesse di confrontarsi su piani e progetti con le opposizioni che, fin dall’inizio della legislatura, tentano, con senso di responsabilità, di sopperire agli errori e alle omissioni dell’esecutivo regionale”.

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Laura Caddeo ha parlato di “metodo rivoluzionario” per evidenziare la straordinarietà della proposta dei consiglieri Progressisti “l’opposizione si sta mettendo a disposizione della Giunta, proponendo un piano strutturato per smuovere l’immobilismo dell’esecutivo”, mentre il suo collega di gruppo Gianfranco Satta si è concentrato sul tema dell’agricoltura e dell’economia dei campi, oggetto della seconda proposta di legge presentata durante la conferenza stampa: “Il governo a trazione sardo-leghista – ha attaccato l’esponente della minoranza – dopo aver cavalcato strumentalmente il malcontento dei pastori non ha affrontato il nodo del prezzo del latte ed ha fino ad oggi proposto soltanto un contributo di 5 milioni di euro agli industriali del formaggio e incentivi per l’abbattimento dei capi agli allevatori. La proposta di oggi incentiva le associazioni tra produttori e trasformatori per creare una filiera produttiva trasparente e, ancora, mira a restituire liquidità alle imprese fino a 50mila euro”.

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Non sono mancati i riferimenti alle volontà “distruttive della maggioranza per quanto riguarda coste, agro e paesaggio” per dare l’idea della battaglia che il gruppo di Massimo Zedda prepara in Aula nell’ormai imminente discussione del provvedimento che si propone di dare controverse interpretazioni autentiche ad alcune norme del Ppr.

La proposta di Legge dei Progressisti per “favorire la rinascita economica e sociale della Sardegna, in attuazione dell’articolo 13 dello Statuto” conta 11 articoli, ipotizza stanziamenti per almeno 10 miliardi in un tempo largo di circa dieci anni. Ha un’ampia relazione di carattere politico piuttosto che tecnico, nella quale si introduce, tra gli altri, il concetto di “pianificazione democratica”.

Foto Sardegnagol, riproduzione riservata.

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