Giovani e mobilità in Ue, Fourlas: “Meno del 10% degli studenti ha studiato all’estero”.

La mobilità studentesca non sembrerebbe essere un progetto ambito per la maggioranza degli studenti e studentesse dell’Ue. A dirlo una recente ricerca sulla propensione dei futuri ‘laureati e laureate’ a partecipare a un percorso di educazione all’estero, per la quale meno del 10% dell’intera popolazione studentesca in Ue ha studiato all’estero in uno Stato membro dell’Ue.

“Tenendo presente che i programmi di mobilità sono di vitale importanza per l’UE, come intende la Commissione intensificare gli sforzi per aumentare la mobilità degli studenti tra le università degli Stati membri”, ha chiesto l’eurodeputato del PPE Loucas Fourlas all’Esecutivo von der Leyen.

Secondo la proposta di raccomandazione del Consiglio europeo “L’Europa in Movimento”, citata dalla commissaria Iliana Ivanova, “la proposta invita gli Stati membri a rendere la mobilità parte integrante di tutti i programmi di istruzione e formazione incentivando la mobilità per l’apprendimento.

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Proposta che mira, entro il 2030, ad aumentare l’attuale quota di studenti in mobilità (sotto il 10%) al 25%: “La Commissione interviene per aumentare la mobilità degli studenti, in particolare aumentando le borse di studio nell’ambito del programma Erasmus+ come risposta all’aumento dell’inflazione”.

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