Eurodeputati: “Ingerenza Nestlè nella scelta del sistema di etichettatura UE”
Gli eurodeputati del gruppo Conservatori e Riformisti europei, Nicola Procaccini, Pietro Fiocchi, Raffaele Stancanelli, Sergio Berlato, Raffaele Fitto e Carlo Fidanza hanno richiamato l’attenzione della Commissione europea in merito alle presunte ingerenze della multinazionale Nestlè nella scelta del sistema di etichettatura da applicare in UE.
“Fonti giornalistiche – si legge nel corpo dell’interrogazione degli eurodeputati – hanno rivelato l’invio di una lettera al commissario per la Salute e la sicurezza alimentare da parte della multinazionale Nestlé, con la quale si chiede di rendere obbligatorio il sistema di etichettatura conosciuto come ‘Nutri-score’, considerato l’unico effettivamente in grado di orientare i consumatori verso scelte alimentari benefiche per la salute. Esistono diversi sistemi di etichettatura alimentare, tra cui il cosiddetto “sistema a batteria”, basato sul riferimento al contributo nutrizionale che ogni alimento apporta al fabbisogno giornaliero dell’individuo”.
“L’eventuale imposizione del sistema ‘Nutri-score’ oggigiorno adottato soltanto in alcuni Stati membri e fondato su congetture scientifiche discrezionali, rischierebbe di drogare il mercato dei beni alimentari in tutta l’Unione europea – per gli esponenti del gruppo ECR -“.
Gli eurodeputati hanno quindi chiesto alla Commissione von der Leyen se sarà resa pubblica, per ragioni di trasparenza, la risposta del commissario Kyriakides alla missiva inviata dalla Nestlé e se ritiene che quanto affermato dalla Nestlé possa rappresentare un tentativo di ingerenza nelle questioni legislative dell’Unione.
Oggi è intervenuta la stessa Commissaria alla Salute, la cipriota Stella Kyriakides, a nome della Commissione europea: “La lettera cui fanno riferimento gli onorevoli deputati è stata inviata il 27 aprile 2020 alla commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare dall’Ufficio europeo delle unioni dei consumatori (BEUC). La lettera, con la quale si chiedeva l’adozione obbligatoria a livello dell’UE del sistema di etichettatura conosciuto come ‘Nutri-Score’, era firmata da tre deputati del Parlamento europeo, da varie organizzazioni della società civile, esponenti del mondo accademico e imprese del settore manifatturiero e del commercio al dettaglio, tra cui la Nestlé”.
“La commissaria ha risposto a detta lettera il 26 maggio 2020. Anche se lo scambio di corrispondenza tra i commissari e i portatori di interessi non è pubblicato automaticamente, qualsiasi cittadino dell’Unione e qualsiasi persona fisica o giuridica ha il diritto di chiederne la divulgazione come anche quella di qualsiasi altro documento redatto o ricevuto dalla Commissione con efficacia erga omnes”.
“La Commissione – ha proseguito la Kyriakides – è impegnata a garantire la massima trasparenza e ha deciso in modo proattivo di rendere accessibile al pubblico un’ampia gamma di informazioni riguardanti il suo processo di elaborazione delle politiche, compreso il calendario delle riunioni cui partecipano i suoi membri, al fine di agevolare il controllo pubblico. La Commissione è costantemente impegnata in un ampio dialogo con i portatori di interessi (ad es. il mondo accademico, le organizzazioni non governative, i cittadini, le imprese, le associazioni di categoria ecc.) attraverso molteplici canali (ad es. l’iniziativa “Di’ la tua“, i gruppi di lavoro dei portatori di interessi ecc.). Spetta alla Commissione individuare e promuovere, nelle sue iniziative politiche, l’interesse pubblico generale dell’Unione anziché gli interessi particolari di determinati Stati membri o gruppi o parti della società. Un dialogo aperto con i portatori di interessi rientra in un corretto sviluppo delle politiche”.