ERSU. La protesta del consigliere Piras

Annullare e rettificare la proposta di menù della Ditta Pellegrini relativa alla distribuzione dei pasti take away agli studenti, decisa dall’ERSU Cagliari. Questa la richiesta del Consigliere dell’Ente per il diritto allo studio di Cagliari, Gianluigi Piras:

“Apprendo dal sito istituzionale dell’Ersu, di cui ricopro il ruolo di Consigliere d’Amministrazione, che dal 1° luglio, in attesa della riapertura delle mense universitarie, agli studenti beneficiari di borsa a cui spetterebbero dei veri e propri pasti, verranno consegnati da parte della ditta appaltatrice, dei panini a pranzo e a cena (dal lunedì al sabato) una bottiglietta d’acqua e un frutto o budino. Il tutto col benestare degli uffici preposti dell’ente. Come Consigliere d’Amministrazione non sono mai stato informato preventivamente di questa soluzione e me ne dissocio totalmente”.

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“Oltre a violare le basilari condizioni per una sana alimentazione – ha proseguito il membro del Cda dell’ERSU Cagliari – risulta a tratti offensiva del buon senso, dei diritti degli studenti, della qualità e della proporzionalità al valore medio dei singoli pasti da sempre forniti dalle mense universitarie in capo all’ersu di Cagliari. Oltre tutto il menù in questione (se così si possa chiamare) non tiene conto delle varie esigenze alimentari degli studenti: celiaci, intolleranti al lattosio, studenti musulmani che scelgono di non mangiare carne di maiale, vegetariani ecc.”.

Una decisione infelice quella decisa dall’ERSU Cagliari per Gianluigi Piras che, nella missiva inviata al Presidente dell’ERSU e ai colleghi del Cda, riporta con precisione e dovizia di particolari le criticità di questa scelta logistica: “I pasti non verrebbero distribuiti la domenica, e ciò sarebbe causa di forti disagi per gli studenti alloggiati nelle case poiché al momento non possono disporre delle cucine interne a causa delle norme di prevenzione al Covid. Secondo queste disposizioni, il pasto si dovrebbe prenotare entro le 15:30 del giorno prima e se, ad esempio, uno studente non potesse ritirarlo per cause di forza maggiore, l’importo verrebbe comunque scalato e detratto”.

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Annullare e rettificare la decisione dell’Ente è l’unica misura da adottare per il membro del Consiglio d’Amministrazione dell’ERSU Cagliari: “Chiedo pertanto la sospensione immediata della soluzione in oggetto, la rimozione per successiva rettifica della notizia dal sito istituzionale dell’Ente in attesa di un incontro urgente del cda, alla presenza dei Dirigenti degli uffici competenti, per intervenire tempestivamente contro quello che considero un sopruso per gli studenti stessi e per i loro sacrosanti diritti. Per quanto mi riguarda, le proteste che gli studenti stanno sollevando in queste ore sono comprensibili e meritano tutta la solidarietà ed il sostegno.
A conclusione di ciò, segnalo che è l’ennesima iniziativa, da parte degli uffici, negli ultimi mesi, avanzata senza alcun coinvolgimento preventivo del consiglio d’amministrazione”.

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