Erasmus+, la Commissione Ue chiede le opinioni di cittadini e organizzazioni.

Riconosciuta come una delle migliori buone pratiche dell’Unione europea, il Programma Erasmus+ deve, però, essere cambiato. Il grande disegno dell’Ue, nato per cementare i rapporti tra giovani, professori, sportivi e cittadini dei diversi Paesi Ue (e non), sostenendone la mobilità, ha infatti necessità di essere aggiornato “nei modi e nei toni”.

Troppo inaccessibili infatti le call specialmente per i giovani, alle prese con formulari fuori dalla portata dei cosiddetti giovani vulnerabili e più appannaggio di organizzazioni sempre meglio strutturate. Nulla di sbagliato, oddio, ma il programma con tempo sembra aver perso per strada la sua reale vocazione di sostegno all’elevazione di determinati target della popolazione europea, a partire dai giovani.

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Un programma, spesso, dove iniziative innovative e disruptive per la gioventù, vengono semplicemente non finanziate per incomprensibili commenti sul merito delle proposte progettuali (tali da confermare una mancanza di visione sulle sfide europee da parte dei valutatori).

Chissà se dopo le tante raccomandazioni del Parlamento europeo, delle commissioni competenti e di alcuni dei suoi rappresentanti, dalle parti dell’Esecutivo von der Leyen (ricordiamolo quella dell’Anno europeo dei Giovani), ci potranno essere azioni migliorative e maggiormente inclusive per sostenere la partecipazione e l’approvazione di iniziative originali e di impatto. Al momento, però, gli sforzi sembrano non andare da quella parte, come confermano i soliti e ricorrenti crush della piattaforma di sistema del Programma Erasmus+ che, probabilmente, andrà nuovamente “fuori fase” per la prossima scadenza del 4 ottobre 2023.

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Fatte queste dovute premesse, la Commissione oggi (e fino all’8 dicembre 2023) ha deciso di avviare una consultazione pubblica per raccogliere le opinioni dei cittadini e delle organizzazioni sul programma Erasmus+.

Azione, nelle ambizioni della Commissione, utile per la raccolta dei feedback sulle misure messe in atto per rafforzare l’inclusione e migliorare la semplificazione. Consultazione che già da ora prevediamo porterà a ben poco, come dimostrato anche dalla Conferenza sul Futuro dell’Europa, dove le “poco interessanti” proposte del panel “istituzionale” dei giovani non sono state granchè prese in considerazione… figuriamoci le proposte nel merito dei problemi e delle misure migliorative…

Considerazioni che difficilmente saranno condivise dai giovani carrieristi dei cosiddetti “organi consultivi per i giovani” e da taluni operatori del settore.

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Parallelamente a questa consultazione, per gli amanti delle azioni di scarso impatto, dalla Commissione fanno saranno che saranno condotti altri esercizi di raccolta dati per contribuire al processo di valutazione sul programma come sondaggi, interviste, studi di casi, analisi dei dati e analisi dei social media.

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