Elezioni Russia, Borrell: “Esito non applicabile sul territorio ucraino”.

Le elezioni presidenziali tenutesi dalla Russia dal 15 al 17 marzo si sono svolte in un clima esacerbato dalla guerra in Ucraina. Ne è convinto l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, intervenuto oggi sul voto nella Federazione Russa. Consultazioni popolari che hanno decretato con l’88% dei consensi la vittoria di Vladimir Putin.

Un dato incomprensibile per l’Ue, secondo la quale le autorità russe hanno continuato ad aumentare la sistematica repressione interna reprimendo i politici dell’opposizione, le organizzazioni della società civile, i media indipendenti e altre voci critiche con l’uso di leggi repressive e pene detentive.

“La scioccante morte di Alexei Navalny è un segno della sistematica repressione. Le elezioni si sono svolte in uno spazio politico dove sono state numerose le violazioni dei diritti civili e politici e dichiarati incadidabili esponenti contrari alla guerra di aggressione della Russia”.

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Critiche anche per la decisione della Federazione Russa di non invitare gli osservatori dell’OSCE/ODIHR alle ultime elezioni presidenziali: “Ciò – ha dichiarato ancora Borrell – è contrario agli impegni assunti dalla Russia presso l’OSCE, negando, così, agli elettori e alle istituzioni russe una valutazione imparziale e indipendente delle elezioni”.

Unione, prosegue la nota dell’Alto rappresentante dell’Ue, che “condanna fermamente lo svolgimento illegale delle “elezioni” nei territori dell’Ucraina temporaneamente occupati dalla Russia”. Chiaro riferimento alla Repubblica autonoma di Crimea e città di Sebastopoli, ad alcuni parti di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e nelle regioni di Kherson.

“Le “elezioni” in questi territori rappresentano l’ennesima violazione delle norme del diritto internazionale da parte della Russia, inclusa la Carta delle Nazioni Unite. Facendo riferimento alle due risoluzioni dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 12 ottobre 2022 e del 27 marzo 2014, esortiamo la Russia a rispettare i confini e la sovranità dell’Ucraina riconosciuti a livello internazionale”.

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Occasione per ribadire, quindi, la posizione dell’Unione Europea: “Ribadiamo che non riconosceremo lo svolgimento di queste “elezioni” nei territori dell’Ucraina e i loro risultati. Essi sono nulli e non possono produrre alcun effetto giuridico”, ha concluso l’esponente dell’UE.

foto Kremlin.ru