Dubbi sulla Corte europea dei diritti dell’Uomo, Garraud: “Mancanza di trasparenza e nepotismo”.

Quanto è imparziale la Corte europea dei diritti dell’Uomo (CEDU)? Secondo l’eurodeputato Jean-Paul Garraud, il rapporto del Centro europeo per il diritto e la giustizia (ECLJ) intitolato “L’imparzialità della Corte europea dei diritti dell’uomo”, ci sarebbero notevoli problemi strutturali capaci di incidere sulla equità della CEDU.

“In risposta al primo rapporto dell’ECLJ – ricorda Garraud – il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha istituito una missione di esperti sull’indipendenza della CEDU, che sta lavorando al processo di riforma della Corte. Il nuovo rapporto dell’ECLJ prosegue questo lavoro evidenziando anche casi di nepotismo o di mancanza di trasparenza del Registro, dimostrando così che la CEDU non è all’altezza degli standard della CGUE (la Corte di Giustizia Europea)”.

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Come affermato dall’ECLJ, ancora, le competenze giuridiche dei giudici della CEDU variano in termini di qualità, poiché “alcuni paesi del Consiglio d’Europa non dispongono di istituzioni giudiziarie autenticamente indipendenti”. “Talvolta – si legge nel rapporto – è quindi difficile trovare persone […] dotate delle qualità morali e professionali necessarie per essere giudici idonei […] alla più alta corte europea”.

Telefonata, quindi, la richiesta alla Commissione europea circa l’opportunità di mantenere aperta la collaborazione con la CEDU, in attesa della risoluzione dei citati bug legati alla sua imparzialità.

A ricordare l’indissolubilità del rapporto con la CEDU, in risposta all’interrogazione dell’esponente di ID, è intervenuta la vicepresidente della Commissione, Vera Jourová: “L’articolo 6, paragrafo 2, del trattato sull’Unione europea prevede che l’Unione europea abbia accesso alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Cercando di diventare parte della Convenzione, l’Unione europea dimostra il suo impegno nei confronti della Corte europea dei diritti dell’uomo e del meccanismo per la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
L’adesione dell’Unione Europea alla Convenzione è quindi una priorità per la Commissione”.

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