Disinformazione dalla Russia. L’Ue aggiorna la lista delle sanzioni.

Il Consiglio dell’Ue ha deciso di imporre nuove misure restrittive nei confronti di sette persone e cinque entità russe responsabili di aver condotto una campagna digitale di manipolazione delle informazioni denominata “RRN” (Recent Reliable News), volta a distorcere le informazioni e a diffondere propaganda a sostegno della guerra della Russia nei confronti dell’Ucraina.

La campagna, alla quale hanno partecipato organismi governativi o enti affiliati allo Stato russo, si basa su pagine web false che usurpano l’identità degli organi di informazione nazionali e dei siti web governativi, nonché su falsi account social. Questa manipolazione coordinata e mirata, secondo il Consiglio, rientra in una più ampia campagna ibrida condotta dalla Russia contro l’UE e gli Stati membri.

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“Coloro che manipolano le informazioni e effettuano ingerenze nell’ambito di una più ampia campagna ibrida condotta dalla Russia contro l’UE stessa e gli Stati membri sono nel mirino dell’UE. Con questi nuovi inserimenti in elenco stiamo mandando un segnale forte: sappiamo come manipolano il nostro spazio informativo e come operano. Siamo fermamente decisi a prevenire, dissuadere e contrastare efficacemente queste minacce con nuovi strumenti”, ha dichiarato nell’occasione Josep Borrell, l’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’Ue.

In particolare, il Consiglio ha imposto misure restrittive nei confronti di Inforos e di tre dei suoi fondatori. Inforos è un organo di informazione online strettamente legato all’intelligence militare russa (GRU) ed è responsabile della creazione di oltre 270 organi di informazione online ausiliari che diffondono propaganda a sostegno della guerra di aggressione russa nei confronti dell’Ucraina.

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Inseriti anche ANO Dialog, un’organizzazione russa senza scopo di lucro creata dal dipartimento dell’informazione e della tecnologia di Mosca e strettamente collegata all’amministrazione presidenziale, l’Institute of the Russian Diaspora (Istituto della diaspora russa) e due società informatiche russe, la Social Design Agency e la Structura National Technologies, coinvolte nella campagna di disinformazione digitale guidata dalla Russia “RRN” (Recent Reliable News), oltre a rappresentanti di spicco delle summenzionate entità.

foto Jorge Franganillo da https://unsplash.com/