Diritti umani: i deputati vogliono che la corruzione sia inclusa nel regime di sanzioni dell’UE.

Il Parlamento europeo ha adottato oggi – con 584 voti a favore, 73 contro e 33 astensioni – una risoluzione chiedendo l’inclusione della corruzione nel regime UE di sanzioni globali per i diritti umani.

“La corruzione – ricordano gli eurodeputati – ha un impatto devastante sullo stato dei diritti umani, e spesso mina il funzionamento e la legittimità delle istituzioni e lo stato di diritto”.

L’attuale regime globale di sanzioni in materia di diritti umani dell’UE (in inglese Global Human Rights Sanctions Regime – GHRSR), adottato nel dicembre 2020, infatti, non include la corruzione in relazione alle violazioni dei diritti umani come un reato punibile con misure restrittive. Il Parlamento, attraverso la risoluzione, ha sollecitato perciò la Commissione europea a presentare una proposta legislativa che estenda la portata del GHRSR per coprire tale reato.

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Inoltre, i deputati hanno insistito sulla creazione di un processo inclusivo atto a facilitare il contributo della società civile nella denuncia della corruzione nell’UE.

“Il regime globale di sanzioni per i diritti umani dell’UE – spiega Davil McAllister, presidente della Commissione Affari Esteri – introduce uno strumento diretto e tangibile per rispondere alle gravi violazioni dei diritti umani e chiedere il conto ai responsabili degli abusi. Deve diventare un elemento essenziale della più ampia strategia dell’UE sui diritti umani e una parte fondamentale della nostra gamma di strumenti di politica esterna. Accolgo con favore la rapida attuazione del nuovo strumento e spero che sostenga gli obiettivi della politica estera e di sicurezza comune dell’UE”.

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Sul tema è intervenuta anche Maria Arena del gruppo S&D, nonché presidente della sottocommissione per i diritti umani: “Permettendoci di colpire persone ed entità responsabili di gravi violazioni dei diritti umani, ovunque questi abusi abbiano luogo, il regime globale di sanzioni per i diritti umani dell’UE rafforza il ruolo guida dell’Unione in materia di rispetto dei diritti umani. Il regime ha bisogno di prendere di mira anche i sostenitori economici e finanziari di coloro che violano i diritti umani, e il Parlamento e la società civile devono essere più strettamente coinvolti per aumentare la sua legittimità”.

foto europarl.europa.eu