“Sostegno umanitario”, Pereira: “Aiuti UE usati per crimini contro l’umanità in Libia”.

Secondo uno degli ultimi rapporti di inchiesta sulla Libia realizzato dalle Nazioni Unite, nel Paese africano sarebbero stati commessi numerosi crimini contro l’umanità: arresti arbitrari, omicidi, torture, stupri, esecuzioni extragiudiziali e sparizioni.

Come ricordato dall’eurodeputata de “La Sinistra”, Sandra Pereira, il punto 4 dell’introduzione del rapporto rileva con preoccupazione che la missione ha scoperto che “i crimini contro l’umanità sono stati commessi contro i migranti nei luoghi di detenzione sotto il controllo effettivo della Direzione libica per la lotta alla migrazione illegale, della Guardia costiera libica e dell’Apparato di sostegno alla stabilità. Entità, come noto, che hanno ricevuto supporto tecnico, logistico e monetario dall’Unione Europea e dai suoi Stati membri, tra l’altro per l’intercettazione e il rimpatrio dei migranti.

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Il rapporto afferma inoltre che “il controllo dell’immigrazione da parte della Libia e degli Stati europei deve essere esercitato nel rispetto dei loro obblighi di diritto internazionale, in particolare del principio di non respingimento, e in conformità con il Patto globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare.

Sul rapporto elaborato dalle Nazioni Unite (e soprattutto sull’evidenza dei crimini contro l’umanità offerti dalle autorità libiche), il commissario europeo Olivér Várhelyi ha recentemente confermato che il sostegno Ue alla Libia non si bloccherà, dimostrando per l’ennesima volta che la “realpolitik” europea guarda ai diritti umani con poca attenzione e sostanzialità.

Ma l’esponente dell’Esecutivo von der Leyen, ha provato lo stesso ad “addolcire la pillola” e a difendere il “lato umano” e la “superiorità democratica” della Commissione. “L’Unione europea ha collaborato con la Missione d’inchiesta delle Nazioni Unite (ONU), che ha fatto luce su questioni preoccupanti riguardanti le condizioni di detenzione in Libia. L’UE ha anche
ha contestato alcuni elementi del rapporto della Missione d’inchiesta sull’assistenza dell’UE e degli Stati membri alle autorità libiche”. Insomma, non tutto quelllo che capita in Libia deve essere vero per la Commissione che però si appella alla “responsabilità del Governo libico: “L’impegno costruttivo con le autorità libiche sul modo in cui l’UE può contribuire al meglio all’obiettivo comune di garantire la tutela dei diritti umani, la sicurezza e il rispetto dei diritti umani continuerà. È essenziale che le autorità libiche cooperino pienamente con il sistema delle Nazioni Unite e facilitino il loro accesso sicuro e senza ostacoli, compresi i luoghi di detenzione”, ha aggiunto il commissario europeo.

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“Nelle difficili circostanze in cui versa il Paese – conclude tristemente il membro della Commissione Ue – interrompere l’assistenza alla Libia non farebbe che peggiorare la situazione”.

Rispetto dello Stato di diritto, in altre parole, ad uso e consumo del momento!

foto Regione Sicilia