Politiche giovanili, De Maio: “Puntare sull’educazione non formale per giovani con minori opportunità”.

“Per rendere l’istruzione più inclusiva e accessibile a tutti, obiettivo nell’Agenda 2030 dell’Unione Europea, è necessario valorizzare sempre di più l’educazione non formale”. Così ha dichiarato, in occasione della celebrazione della Giornata Internazionale della Gioventù, Domenico De Maio, direttore dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, sottolineando l’importanza degli operatori e delle organizzazioni giovanili sparse nel territorio nazionale: “In questa sfida giocano un ruolo centrale gli youthworker, gli animatori socio-educativi… l’Agenzia Nazionale per i Giovani, attraverso il programma Erasmus+, è impegnata nel promuovere azioni di riconoscimento della figura dello Youth Worker, di estrema rilevanza nella vita dei giovani, soprattutto per quelli con minori opportunità e a rischio di esclusione sociale”.

LEGGI ANCHE:  La relazione triennale sulla Politica di Coesione: "Il sostegno dell'UE riduce la disparità tra regioni d'Europa".

Sempre De Maio, nei giorni scorsi, aveva lanciato l’iniziativa EuroPeers, la rete nazionale votata a celebrare il ruolo dei giovani partecipanti ai programmi di mobilità internazionale, come agenti di cambiamento sociale: “Sono ormai migliaia le ragazze e i ragazzi che negli anni hanno vissuto esperienze nell’ambito dei programmi europei che gestiamo. Un patrimonio importante che non vogliamo disperdere come Agenzia. Finalmente anche l’Agenzia italiana si dota di un network di ex volontari ed ex Erasmus che, con il nostro supporto, saranno aggiornati, riceveranno un Kit informativo e potranno generare un effetto moltiplicatore nelle proprie comunità locali. Diventeranno dei punti di riferimento per i ragazzi di quel territorio. I nostri peer andranno nelle scuole, nelle università, parteciperanno a iniziative per raccontare la bellezza dell’esperienza vissuta. Sarà un modo per avvicinare ulteriormente l’Agenzia e l’Europa ai territori ma allo stesso tempo mantenere il contatto con tanti ragazzi che dopo aver vissuto un’esperienza di mobilità o volontariato, sentono di poter dare ancora tanto”.

LEGGI ANCHE:  Operatori umanitari uccisi in Medio Oriente, Borrell: "Garantire indagine approfondita".

Foto Agenzia Nazionale per i Giovani

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.