Consiglio dell’UE, i ministri degli Stati membri discutono delle politiche giovanili.

Equità, inclusione e istruzione di qualità per tutti. Questi i temi discussi ieri nel corso della riunione del Consiglio dell’UE dei ministri delle politiche giovanili, cultura, istruzione e sport. Vertice che ha visto l’approvazione delle conclusioni per la promozione della formazione di qualità per tutti e sulle iniziative realizzate in materia da parte delle università europee. Lavori che hanno visto la partecipazione dei Commissari Nicholas Schmidt (Lavoro) e Mariya Gabriel (Innovazione, Sport e Politiche giovanili), intervenuti sull’agenda europea per l’educazione degli adulti. Le conclusioni adottate, in breve, invitano gli Stati membri e la Commissione a lavorare insieme sulle politiche per aumentare i livelli di competenza dei giovani, così da prevenirne la disoccupazione.

Discussione incentratasi, in particolare, sull’abbandono scolastico, fenomeno che presenta percentuali elevate nell’UE, specialmente tra i disabili (20,3%) e minori con poche opportunità che, rispetto ai propri coetanei, presentano aspettative inferiori per il completamento dell’istruzione terziaria (43,4%). Per l’Italia era presente la ministra Fabiana Dadone: “Ho incontrato la Commissaria Mariya Gabriel a cui ho presentato i risultati del questionario #NextGenerationYou e la nuova piattaforma Giovani2030”.

La Ministra e la Commissaria hanno affrontato il tema sui giovani con poche opportunità, e sull’offerta degli spazi civici di partecipazione, di formazione e di lavoro. “Nella costruzione dell’Europa della prossima generazione fondata sulla trasversalità delle politiche giovanili e sul riconoscimento dei diritti alla casa, all’istruzione, alla salute e al lavoro è fondamentale mettere a disposizione dei giovani un’informazione chiara e accessibile su tutte le opportunità che vengono dall’Europa con la costruzione delle reti e dei network previsti dalla Strategia dell’Ue per la gioventù 2019-2027. Penso alle opportunità di formazione e mobilità offerte dal Programma Erasmus plus e dal Corpo europeo di solidarietà, nonché agli apprendimenti acquisiti dai giovani attraverso il volontariato”.

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“Tra l’altro- ha annunciato la Dadone su Twitch – la Commissaria europea mi ha accennato che si sta andando verso una certificazione delle soft skills, tra le quali il digitale, sul quale abbiamo lanciato il bando di servizio civile digitale con cui chiediamo ai giovani di aiutare le fasce di popolazione in maggiore difficoltà. Sono state stanziate ingenti risorse discendenti proprio dal Pnrr e selezioneremo i primi 1000 candidati entro luglio”.

Fabiana Dadone, Foto Copyright European Union
Fabiana Dadone, Foto Copyright European Union

Al termine del vertice il ministro dell’Istruzione portoghese Tiago Brandão Rodrigues ha ricordato che “si deve fare di più per identificare misure di istruzione e formazione tali da migliorare il successo scolastico per tutti gli studenti, affrontando inoltre la carenza di insegnanti, in particolare nell’istruzione per i disabili e in contesti multiculturali e multilingue”.

Tiago Brandão Rodrigues, ha poi commentato l’approvazione delle conclusioni sulle misure realizzate in materia da parte delle università europee: “L’iniziativa delle università europee è un pilastro fondamentale dello Spazio europeo dell’istruzione da costruire entro il 2025. Il Consiglio invita gli Stati membri a utilizzare tutti i meccanismi di finanziamento disponibili per sostenere l’iniziativa e raccomanda una maggiore cooperazione tra le autorità educative, gli istituti di istruzione superiore e le parti interessate al fine di rimuovere gli ostacoli alla cooperazione a livello europeo, tenendo presente che le università europee possono essere determinanti per costruire ponti importanti con la ricerca”.

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Cooperazione tra università rimarcata dal ministro portoghese Manuel Heitor: “Le 41 alleanze tra università europee sono nella loro fase iniziale di sviluppo. Non abbiamo dubbi che la cooperazione attraverso le lingue e le discipline contribuirà a realizzare la visione ambiziosa di uno Spazio europeo dell’istruzione e dello Spazio europeo della ricerca, che sia nel contempo competitivo a livello globale e capace di rafforzare i nostri valori europei. Dobbiamo tutti garantire che le università europee promuovano approcci incentrati sullo studente, affrontando le sfide della società e le esigenze di competenze in Europa. Dovrebbero facilitare il reclutamento di giovani ricercatori”.

Oggi, nell’agenda del Consiglio dell’UE anche la discussione sulle conclusioni sul rafforzamento della governance multilivello per la partecipazione dei giovani ai processi decisionali e garantire che i giovani abbiano pari opportunità di partecipazione e coinvolgimento nei processi decisionali.

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Il ministro Manuel Heitor sul tema ha sottolineato, inoltre, l’importanza di sostenere la partecipazione dei giovani all’interno del processo decisionale: “Anche se i giovani sono molto attivi nella vita democratica, spesso hanno meno opportunità di partecipare e sono sottorappresentati nel processo decisionale. Il loro impegno e coinvolgimento nella ricerca di risposte alle sfide odierne sono essenziali”.

Durante i lavori i ministri hanno concordato l’esigenza di supportare un approccio alle politiche giovanili basato sui diritti umani, tale da responsabilizzare i giovani.

Domani mattina i ministri della cultura discuteranno della diversificazione delle fonti di finanziamento e dei meccanismi per la salvaguardia e la protezione del patrimonio culturale europeo, nonché delle conclusioni sulla ripresa dei settori culturali e creativi. Nel pomeriggio il vertice si focalizzerà sullo sport e sulla promozione dei valori dell’Europa nel mondo.

Ancora, la delegazione tedesca illustrerà la proposta di modifica della direttiva IVA inerente la tassazione del commercio d’arte, mentre la delegazione slovena informerà sulla designazione della capitale europea della cultura per il 2025. Inoltre, nel corso dei lavori, la Commissione mostrerà nel dettaglio l’iniziativa “Healthy Lifestyle 4 All” che dovrebbe essere lanciata nel settembre 2021.

Infine, la delegazione slovena presenterà il programma di lavoro e le priorità della presidenza entrante (seconda metà del 2021) nei settori dell’istruzione, della gioventù, della cultura, dell’audiovisivo e dello sport.