Comunità minori, Valter Piscedda: “Fondi insufficienti, necessario rivedere il sistema tariffario regionale”.

Gli ultimi 12 mesi di emergenza sanitaria, tra i tanti effetti devastanti provocati nella società isolana, ha arrecato un notevole aggravio economico per le strutture che ospitano i minori. Una criticità ricordata recentemente dall’esponente regionale del PD Valter Piscedda che, attraverso una interrogazione indirizzata al presidente Solinas e all’assessore Nieddu, ha chiesto di riesaminare il sistema tariffario regionale, ormai non più sufficiente a sostenere tali strutture.

“L’emergenza sanitaria – ha ricordato Valter Piscedda – ha imposto alle comunità un investimento nettamente superiore in risorse umane e professionali specifiche rispetto al passato in considerazione della chiusura delle scuole e dell’avvio della didattica a distanza e le comunità per minori si sono trovate a dover gestire i/le minori ospiti h24 senza il supporto dei servizi presenti sul territorio, con un aggravio di spesa che necessita di essere riconosciuto”.

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Valter Piscedda
Valter Piscedda

Aggravio dei costi che ha reso inadeguato l’attuale sistema tariffario regionale, contestualmente poco rispettoso della giusta diversificazione verso i differenti servizi offerti da parte delle strutture. Un problema al quale si accompagnerebbe, per l’esponente del Partito Democratico, l’assenza di rinnovamento della banca dati regionale: “La banca dati è lo strumento individuato per mettere a disposizione dei comuni, dei PLUS, di Province e Regione, un quadro aggiornato delle strutture in attività nel territorio e aggiornato in merito ai servizi offerti e ai soggetti tutelati. In una recentissima delibera di Giunta viene riconosciuto il carattere parziale delle informazioni contenute nella banca dati. L’aspetto più preoccupante è che risulterebbero inserite comunità che hanno cessato l’attività già da tempo e mancano invece, nell’elenco, diverse strutture che risultano essere in piena attività”.

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“Chiediamo al presidente Christian Solinas e all’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale Mario Nieddu – prosegue Valter Piscedda – se siano a conoscenza di tutte queste criticità, quali siano stati i criteri di inserimento nella banca dati e in quale modo intendano considerare le strutture attualmente non ricomprese dalla mappatura e regolarmente autorizzate e funzionanti. Inoltre – conclude il consigliere dem – vorremmo sapere se non valutino appropriato riconsiderare il sistema tariffario adeguandone i criteri e gli importi ai differenti servizi realmente offerti, se non sia da stimare necessaria una integrazione delle tariffe rispetto al periodo marzo 2020-gennaio 2021 e se non reputino corretto inserire a pieno titolo tra le strutture a ciclo diurno autorizzate tramite SUAPE i Centri di aggregazione sociale, i Centri socio-educativi diurni e i Centri famiglia. Infine chiediamo se non sia da ritenersi utile, ai fini del dialogo e della necessaria collaborazione tra Istituzione e le Associazioni delle Comunità titolari di interesse sociale generale e in particolare dei minori da esse tutelati, la riconvocazione di tavoli di confronto al fine di meglio modulare le disposizioni sulle necessità e servizi reali offerti e così riattivare una buona prassi di ascolto e intesa”.

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