Censura sui social, Tom Vandendriessche: “Quali poteri ha la Commissione su Facebook?”.

La censura operata dalle principali piattaforme social rappresenta una minaccia verso uno dei principi dello Stato di diritto, la libertà di espressione. Un fenomeno che nel corso del tempo ha interessato non soltanto semplici utenti ma anche rappresentanti di Governo, sollevando, così, una serie di questioni circa l’esercizio arbitrario del potere da parte delle principali piattaforme di social media.

In una recente interrogazione parlamentare l’esponente del gruppo ID, Tom Vandendriessche, ha chiesto formalmente alla Commissione europea quali azioni sono previste per garantire il contemperamento della libertà di impresa e della libertà di espressione attraverso le principali piattaforme social.

A nome della Commissione europea, oggi è intervenuto il Commissario Thierry Breton ricordando che “nel 2018, la Commissione ha proposto una serie di linee guida sulle azioni per contrastare la disinformazione online e la diffusione di contenuti illegali caricati dagli utenti nelle piattaforme social, garantendo nel contempo un elevato livello di protezione della libertà di espressione degli utenti, per i quali è stato introdotta la possibilità di ricorrere contro le decisioni adottate dai gestori delle piattaforme”.

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“Il 15 dicembre 2020 – ha ricordato Breton – la Commissione ha proposto una nuova legge sui servizi digitali, il Digital Services Act che prevede regole affinché le aziende che gestiscono piattaforme social, rispettino la libertà di espressione e di informazione degli utenti”.

foto europarl.europa.eu