Caro energia, 37 milioni per gli enti locali.

La Giunta regionale della Sardegna ha fissato i criteri per la ripartizione dei 37 milioni di euro stanziati con l’ultima variazione di Bilancio in favore di Comuni, Province e Città metropolitane e per le Comunità montane e Unioni di comuni della Sardegna per calmierare gli effetti del caro energia e assicurare il mantenimento degli equilibri di bilancio senza compromettere l’espletamento delle funzioni fondamentali.

“I Comuni devono essere messi nelle condizioni di soddisfare la domanda di servizi da parte dei cittadini garantendo qualità, competenza, correttezza e celerità nelle risposte” ha dichiarato il Presidente Christian Solinas.

Si prevede, in particolare, la costituzione di un fondo destinato di complessivi euro 37 milioni di euro, di cui 32 milioni di euro al sostegno dei Comuni, Province e Città metropolitane da ripartire secondo i criteri del Fondo regionale a favore del sistema delle autonomie locali e 5 milioni di euro a favore delle Comunità montane e Unioni di comuni. Per i primi le risorse verranno distribuite per una quota pari al 40% in parti uguali e per una quota pari al 60% in proporzione alla popolazione residente in ciascun ente al 1° gennaio 2021 (dati ISTAT).

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Per quanto riguarda invece le Unioni di comuni e le Comunità montane, la modalità di riparto è stata fisata per il 30% sulla base dell’Indice di svantaggio economico-sociale (IDM) secondo l’ultimo aggiornamento disponibile. Tecnicamente si tratta di un indice elaborato con riferimento alla densità demografica, al reddito, all’occupazione, alla salute, alla criminalità, ai servizi dell’istruzione e dell’ambiente, che permette di elaborare una misura sintetica del disagio sociale ed economico di tutti i comuni attraverso la stima di un indice di deprivazione multipla. Per il 70% le risorse saranno ripartite invece sulla base delle funzioni/servizi comunali svolti dall’unione di comuni in forma associata.

Le amministrazioni beneficiarie del contributo saranno oggetto di monitoraggio e rendicontazione della spesa effettivamente sostenuta riferita all’anno 2022. Le informazioni dovranno essere comunicate entro il 30 giugno 2023.

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