Parlamento europeo: Pais scrive a Fontana e al ministro Calderoli: “Sardegna penalizzata”.

La richiesta di un incontro per discutere modalità e tempi di avvio e conclusione di una riforma del sistema di elezione dei membri al Parlamento europeo che garantisca una adeguata rappresentanza alla Sardegna è stato sollecitato, dal Presidente del Consiglio regionale Michele Pais in due lettere inviate al Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana e al Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli.

“La legge 24 gennaio 1979, n. 18, che disciplina l’elezione della componente italiana presso il Parlamento europeo,  penalizza fortemente – scrive il Presidente Pais nelle lettere – la rappresentanza istituzionale della Sardegna soprattutto a causa della suddivisione delle circoscrizioni elettorali che vede il territorio sardo accorpato a quello della Regione Sicilia”.

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Per il Presidente Pais il collegio unico, anche a causa della notevole differenza del numero di aventi diritto al voto appartenenti alle due isole, ha consentito di eleggere al Parlamento europeo esponenti sardi  solo in maniera sporadica, e in questa legislatura nessun sardo.

“Conoscendo la Vostra sensibilità sui temi dell’Autonomia e della salvaguardia della identità territoriale – continuano le  lettere –  chiedo la disponibilità per un incontro per discutere i dettagli di questa riforma che dovrà essere approvata prima del prossimo appuntamento elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo”.

Il Presidente Pais ha ricordato al Presidente Fontana e al Ministro Calderoli che la necessità di una tempestiva riforma  è stata espressa, oltre che dal Consiglio regionale della Sardegna e dal Presidente della Regione Christian Solinas, anche dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome che, già l’anno scorso, ha  approvato all’unanimità una proposta per la suddivisione dei collegi, andando avanti anche nello studio delle modalità di realizzazione.

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