Ppr, Italia Nostra Sardegna: “No all’aggressione del territorio”

Per Italia Nostra Sardegna la nuova modifica al Ppr, contenuta nella proposta di legge della maggioranza, mira a “scardinare il Piano Paesaggistico Regionale pretendendo di darne una interpretazione autentica dopo 14 anni di corretta applicazione, dopo numerose sentenze di legittimità da parte dei giudici amministrativi e dopo aver superato quasi indenne i tentativi di revisione/stravolgimento da parte di tutte le Giunte Regionali che si sono susseguite dopo la giunta Soru che lo ha approvato”.

Una proposta, che vede come primo firmatario il consigliere regionale del PSd’Az, Franco Mula, frutto di una rappresentazione sempre più scadente per Graziano Bullegas, presidente di Italia Nostra Sardegna: “Non si capisce come una legge regionale possa modificare una norma che è frutto di un’intesa tra Regione e Ministero per i beni e le attività culturali. Infatti, così come previsto dal Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modifiche ed integrazioni, il Piano Paesaggistico Regionale è stato sottoposto all’attenzione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per la prevista intesa”.

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“Pertanto – ha proseguito Bullegas – qualsiasi modifica allo strumento di Pianificazione Paesaggistica deve seguire il rigido protocollo previsto dall’art. 143 del Codice dei Beni Culturali ed essendo quindi basato su un accordo tra pubbliche amministrazioni non può in nessun caso essere ‘interpretato autenticamente’ da una delle amministrazioni contraenti, tanto meno se l’obbiettivo è quello di eliminare le tutele paesaggistiche della fascia costiera, dei beni identitari e dalle zone agricole della Sardegna. Insomma, se la proposta fosse approvata, sarebbe l’ennesima legge da impugnare davanti alla Corte Costituzionale, cosa che ci proponiamo di fare il giorno dopo la sua emanazione”.

Consiglio Regionale SardegnaNell’eventualità di una sua impugnazione da parte del Governo nazionale, la legge andrebbe a costituire la quinta legge contestata dall’inizio del 2020 alla Giunta Solinas. Un risultato che rappresenterebbe, nel caso, un record imbarazzante per l’Esecutivo regionale, viste le 14 leggi promulgate dalla Giunta Solinas negli ultimi 5 mesi. 

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Il presidente Bullegas ha poi commentato la proroga al Piano Casa previsto dall’art. 1 della proposta di legge della maggioranza, che su questo punto vede d’accordo anche l’opposizione in Consiglio regionale: “Una disposizione straordinaria inventata nel 2009 e finalizzata al ‘sostegno dell’economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo’  che si è trasformata in un provvedimento ordinario, rinnovato di anno in anno, utile per giustificare deroghe permanenti ai PUC e all’intera pianificazione urbanistica”.

“Uno strumento – il Piano Casa – che non ha neppure sortito l’effetto di rilanciare l’edilizia, visto che in Sardegna il settore ha perso oltre il 50% degli addetti negli ultimi 10 anni. Ma grazie a questo provvedimento “distruggi città” sono stati stravolti interi centri urbani con la creazione di mostruosi edifici slegati dai contesti urbanistici”.

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