Verso la fine della Legislatura ecco gli sportelli territoriali ASPAL.

Con una Legislatura ormai fortunatamente verso fine mandato, in Sardegna si apprestano ad arrivare gli sportelli territoriali dei servizi per il lavoro ASPAL, i punti cpi. A deciderlo ieri, nel corso dell’ultima seduta, la Giunta regionale che, ampiamente in ritardo, ha deciso di provare con un nuovo (quanto estemporaneo) tentativo di decentramento e avvicinamento dei servizi di supporto al lavoro ai comuni e ai cittadini.

Oddio, nulla di grave e di atteso, stiamo sempre parlando di servizi per il lavoro in Sardegna…

Ma della bontà dell’iniziativa, dalle parti dell’Esecutivo Solinas, sono sicuri, Aspetto non da poco per capire cosa andrà a produrre tale iniziativa in termini di efficienza ed efficacia: “La prossimità e l’accessibilità dei servizi sono le nostre priorità – spiega l’assessora Ada Lai -. Vogliamo assicurare una maggiore capillarità dei servizi per l’impiego decentrando il personale dei centri nei locali dei comuni. E’ una risposta alle esigenze dei cittadini, soprattutto di coloro che vivono in zone disagiate e hanno più difficoltà a fruire dei servizi erogati a distanza attraverso gli strumenti digitali”.

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Tra i destinatari dell’intervento anche il segmento della popolazione meno “calcolato”, per usare un eufemismo, dall’attuale maggioranza al Governo della regione, ovvero NEET, donne e giovani. Difficile, però, aspettarsi una uscita non autoreferenziale dalle parti di viale Trento: “In un momento storico in cui si assiste ad un allontanamento fisico progressivo dei servizi pubblici, noi andiamo in controtendenza riavvicinando l’amministrazione regionale alle comunità”.