Univercity: cittadini e mondo della ricerca insieme per lo sviluppo locale.

È online il bando per presentare idee e proposte di ricerca per la prima edizione italiana dei “Community Research Awards”.

Proposti per la prima volta nel 2008 all’Università di Plymouth, i Community Research Awards, prevedono l’assegnazione di premi per la realizzazione di piccoli progetti di ricerca proposti da cittadini e rappresentanti della società civile e dalle comunità locali, in stretta collaborazione con i ricercatori universitari. Questi premi rientrano nel progetto Univercity all’interno del programma Erasmus+ dell’Unione Europea, che si sta sviluppando contemporaneamente in Bulgaria, Romania e Italia. 

Nel nostro Paese il progetto è coordinato da Psiquadro, impresa sociale di comunicazione della scienza con la collaborazione e il coinvolgimento dell’Università degli Studi di Perugia e l’Università degli Studi di Sassari

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Allo scopo di fornire ai potenziali candidati tutte le informazioni utili per la presentazione martedì 25 gennaio dalle 16 alle 18 è in programma un Infoday on line.

Le tematiche di ricerca messe a bando dall’Ateneo di Sassari sono tutte dedicate alle nuove generazioni, e in particolare saranno rivolte a rispondere a esigenze di città e comunità accessibili, equità sociale e pari opportunità, contrasto allo spopolamento e alla crisi demografica, educazione alla sostenibilità. Possono presentare una proposta privati cittadini, singolarmente o in gruppi, associazioni del territorio, comitati di quartiere, scuole in collaborazione con associazioni del territorio. Saranno assegnati un massimo di 4 premi di ricerca. Il valore di ciascun premio è pari a 2000 euro.

L’obiettivo è quello di rafforzare il legame tra il mondo accademico e le comunità locali in modo da poter sviluppare idee insieme a professionisti della ricerca scientifica, offrendo agli stessi ricercatori l’opportunità di aprire canali di dialogo inediti con i cittadini. Nel corso di questi anni i progetti di scienza partecipata hanno visto un incremento esponenziale. Una piattaforma sostenuta dalla Comunità Europea ne raccoglie più di 160 e molte linee di finanziamento europeo tengono presente e premiano questo tipo di approccio.

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“Da molto tempo, come Università di Sassari, siamo impegnati in numerosi progetti di citizen science e community based research, con la consapevolezza che i saperi non accademici possono aiutare ad arricchire, indirizzare e dare concretezza alla ricerca, in un processo di co-produzione di conoscenza dove rimane essenziale il ruolo dell’Università nell’incanalare approcci metodologici e risposte su sentieri scientificamente sostenibili”, ha detto Pier Andrea Serra, Prorettore per la terza missione  per l’ateneo di Sassari.