Allargamento dell’UE: 10 Paesi Ue celebrano il 20° anniversario.

Ieri mattina i deputati, i rappresentanti dell’UE e degli Stati e i giovani nati 20 anni fa hanno celebrato l’ingresso nell’UE di dieci Paesi nel maggio 2004*. Il 1º maggio 2004, infatti, entrarono nell’Unione europea Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia e Slovenia.

“Negli ultimi due decenni – ha dichiarato nell’occasione la Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola -, l’Europa ha dovuto affrontare sfide senza precedenti. Insieme, siamo riusciti ad affrontarle a testa alta. So quanto sia stata forte la tentazione, nei momenti più difficili, per ognuno di noi di andare avanti da solo, eppure abbiamo resistito. Perché abbiamo capito che, pur con tutte le sue frustrazioni e imperfezioni, l’Unione europea è ancora la migliore garanzia per tutti i nostri cittadini”.

LEGGI ANCHE:  La Polizia di Stato partecipa al Giorno della Memoria.

Unione europea che se da un lato ha (e continua) ad offire tanto ai cittadini e alle cittadine europee, dall’altro sta portando i popoli e gli Stati Ue verso una incontrovertibile omologazione, con l’evidente perdita di identità. Aspetto non condiviso secondo la narrazione condivisa nel corso della celebrazione, secondo la quale “l’effetto trasformativo dell’allargamento dell’UE sulla vita di generazioni di europei è indubbio” e che “l’Europa non cerca di renderre tutti uguali”.

Basterebbe, però, andare in giro per l’Europa per rendersi conto di quanta perdita di identità e unicità si è perso nel corso degli ultimi 20 anni, a partire dai centri storici delle città turistiche, ormai patrimonio del cosiddetto “turismo dell’affitto breve” e della gentrification. Fenomeni, indubbiamente, sostenuti dalla promozione del cosiddetto “pensiero unico europeo”.

LEGGI ANCHE:  Allargamento UE: sì della Commissione per la Bosnia Erzegovina.

Unione che “piuttosto di garantire pari opportunità e offrire le stesse possibilità”, come è stato dichiarato nel corso della cerimonia, ha invece amplificato la competizione interna tra Stati Ue. Tutti, chi più chi meno, interessati ad accaparrarsi egoisticamente le altrui aziende e forze produttive, come ricordato, per esempio, dal cosiddetto fenomeno del dumping fiscale in Europa, invece di procedere verso una sostanziale fraternità europea. Questioni importanti per chi è in grado di coglierle…

foto Philippe Stirnweiss Copyright : © Unione europea 2023 – Fonte : EP