Sigarette elettroniche monouso, Corrao: “Soluzioni per mitigarne l’impatto ambientale”.

Il mercato delle sigarette elettroniche monouso è in rapida espansione e tali prodotti sono al centro dell’attenzione pubblica per le loro implicazioni ambientali negative. A ricordarlo, recentemente, è stato l’eurodeputato siciliano, Ignazio Corrao.

“Questi dispositivi – scrive Corrao – hanno un ciclo di vita brevissimo e non possono essere ricaricati né riutilizzati. Inoltre contengono liquidi, batterie, componenti di metallo e plastiche che richiedono uno smaltimento corretto per evitare danni all’ambiente e alla salute umana. Gli ultimi dati mostrano che in Italia potrebbero circolare più di 10 milioni di dispositivi e che sostanze come il litio e il cobalto non sono recuperate correttamente. La direttiva 2012/19/UE – prosegue – regola il trattamento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) e sottolinea la necessità di trattare in modo differenziato tali dispositivi. Considerato che le sigarette elettroniche fanno parte degli R4 e la raccolta di questa tipologia di dispositivi è di oggetti mediamente grandi, mentre i dispositivi piccoli finiscono nell’indifferenziato è il raggruppamento dove arriva pochissimo, quello con il tasso di ritorno più basso”.

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Da qui la richiesta del deputato del gruppo Verdi/ALE alla Commissione von der Leyen, circa le iniziative mirate a incentivare il riutilizzo e lo smaltimento delle sigarette elettroniche.

“Le sigarette elettroniche – si legge nella risposta del commissario Virginijus Sinkevičius – rientrano nell’ambito di applicazione della direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), che comprende obblighi di raccolta e altri obblighi di trattamento. Spetta alle autorità nazionali garantire che tali obiettivi siano raggiunti e che tutti i RAEE oggetto di raccolta differenziata siano sottoposti a un trattamento adeguato. Laddove la Commissione individui potenziali violazioni della legislazione dell’UE può avviare una procedura formale di infrazione verso gli Stati membri”.

La direttiva RAEE, in particolare, si basa sul principio della responsabilità estesa del produttore, in base al quale i produttori di sigarette elettroniche devono finanziare e contribuire a organizzare la raccolta e il trattamento dei rifiuti di sigarette elettroniche. Il produttore può scegliere di adempiere individualmente o aderendo a un regime collettivo.

“Attualmente la Commissione sta valutando i progressi compiuti nell’ambito della direttiva RAEE, valutando l’eventuale necessità di un riesame. Oltre alla direttiva RAEE, l’articolo 11 del regolamento sulle batterie prevede che a decorrere dal 18 febbraio 2027 le batterie portatili incorporate in prodotti commercializzati nell’UE siano facilmente rimovibili e sostituibili dall’utilizzatore finale in qualsiasi momento. Tale disposizione – conclude l’esponente della Commissione europea – incentiverà il riutilizzo delle sigarette elettroniche”.

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