Sì del Parlamento alla riforma delle disposizioni penali a tutela del patrimonio culturale.

Una giornata storica per la protezione del patrimonio culturale italiano che, con l’approvazione del Parlamento della legge di riforma delle disposizioni penali, avvia un vero e proprio giro di vite contro il traffico illecito delle opere d’arte.

“Un grande passo in avanti nella tutela e nella protezione del patrimonio culturale e nella lotta al traffico illecito di opere d’arte – ha dichiarato il ministro della Cultura, Dario Franceschini -. Il Parlamento ha approvato definitivamente una legge attesa da anni che ribadisce la centralità della cultura nelle scelte politiche italiane, indipendentemente dagli schieramenti”.

L’obiettivo della nuova legge è di operare una profonda riforma della materia, ridefinendo l’assetto della disciplina nell’ottica di un tendenziale inasprimento del trattamento sanzionatorio così come previsto dalla Convenzione di Nicosia del Consiglio di Europa recentemente ratificata dall’Italia.

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L’intervento legislativo, in particolare, colloca nel codice penale, con un titolo espressamente dedicato, gli illeciti penali attualmente ripartiti tra codice penale e codice dei beni culturali; introduce nuove fattispecie di reato; innalza le pene edittali vigenti, dando attuazione ai principi costituzionali in forza dei quali il patrimonio culturale e paesaggistico necessita di una tutela ulteriore rispetto a quella offerta alla proprietà privata; introduce aggravanti quando oggetto di reati comuni siano beni culturali; potenzia gli strumenti investigativi per contrastare i reati contro il patrimonio culturale; amplia le ipotesi di responsabilità delle persone giuridiche.

Il provvedimento inserisce inoltre nel codice penale un nuovo titolo, dedicato ai delitti contro il patrimonio culturale, composto da 17 nuovi articoli, con i quali punisce, con pene più severe rispetto a quelle previste per i corrispondenti delitti semplici, il furto, l’appropriazione indebita, la ricettazione, il riciclaggio e l’autoriciclaggio e il danneggiamento che abbiano ad oggetto beni culturali.

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Vengono altresì punite le condotte di illecito impiego, importazione ed esportazione di beni culturali e la contraffazione.

Oltre alla previsione di specifiche fattispecie di reato, la proposta i legge prevede un’aggravante da applicare a qualsiasi reato che, avendo ad oggetto beni culturali o paesaggistici, provochi un danno di rilevante gravità. Viene inoltre consentita la possibilità per gli ufficiali di polizia giudiziaria degli organismi specializzati nel settore dei beni culturali di svolgere attività sotto copertura per contrastare il traffico illecito delle opere d’arte.