Si conclude il Consiglio europeo. Embargo parziale al greggio russo.

Il Consiglio europeo al termine della due giorni di incontri tra i rappresentanti dei Paesi UE ha convenuto che il sesto pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia riguarderà il petrolio greggio, nonché i prodotti petroliferi, forniti dalla Russia agli Stati membri, con un’eccezione temporanea per il petrolio greggio fornito mediante gli oleodotti. Insomma, una decisione capace di confermare una prova di forza poco muscolare nei confronti della Russia di Vladimir Putin.

L’Unione europea, ancora, sosterrà il governo ucraino nel far fronte al suo fabbisogno urgente di liquidità insieme ai suoi partner del G7 ed è pronta a concedere all’Ucraina, nel 2022, una nuova assistenza macrofinanziaria straordinaria per un importo fino a 9 miliardi di EUR. In tale contesto, il Consiglio europeo chiede che la proposta della Commissione sia esaminata non appena sarà presentata.

LEGGI ANCHE:  Consiglio europeo, Sassoli: "Siamo preoccupati per la solidarietà europea e il metodo comunitario".

Il Consiglio europeo, altresì, ha preso atto dei pareri della Commissione sulla domanda di adesione all’UE dell’Ucraina, della Repubblica di Moldova e della Georgia, riservandosi di tornare sulla questione nella prossima riunione di giugno.

Condivisa, ancora, la condanna verso la distruzione e l’appropriazione illecita della produzione agricola ucraina da parte della Russia. In tale contesto, il Consiglio europeo ha invitato la Russia a porre fine agli attacchi contro le infrastrutture di trasporto in Ucraina, a revocare il blocco dei porti ucraini sul Mar Nero e a consentire le esportazioni di prodotti alimentari, in particolare da Odessa. “L’Unione europea sta adottando misure attive per agevolare le esportazioni di prodotti agricoli dall’Ucraina e sostenere il settore agricolo del paese in vista della stagione 2022”.

LEGGI ANCHE:  Covid-19, Commissione: un percorso comune per riaprire l'Europa in sicurezza. Verso il "certificato verde digitale".

La guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, si legge nelle conclusioni del Consiglio, ha provocato un cambiamento significativo del contesto strategico dell’Unione europea e ha messo in luce la necessità di un’Unione europea più forte e capace nel settore della sicurezza e della difesa. In questo nuovo contesto, richiamando la dichiarazione di Versailles e le conclusioni del Consiglio europeo del 24 e 25 marzo 2022, l’Unione europea attuerà con
determinazione la bussola strategica, consoliderà i suoi partenariati, rafforzerà la propria resilienza e aumenterà le proprie capacità di sicurezza e di difesa attraverso maggiori e migliori investimenti, con particolare attenzione alle carenze strategiche individuate.

Ricordando la dichiarazione di Versailles e le proprie conclusioni del 21 e 22 ottobre 2021 e del 24 e 25 marzo 2022, anche per quanto riguarda i diversi mix energetici, le diverse condizioni e le circostanze nazionali, il Consiglio europeo ha esaminato i progressi compiuti per affrancare gradualmente, quanto prima, l’Unione europea dalla sua dipendenza dalle importazioni di gas, petrolio e carbone russi. Sulla scorta delle decisioni adottate in precedenza riguardo ai divieti alle importazioni dalla Russia e della presentazione del piano REPowerEU finalizzato a ridurre rapidamente la dipendenza dai combustibili fossili russi e ad accelerare la transizione energetica, al fine di conseguire un sistema energetico più resiliente e un’Unione dell’energia adeguatamente interconnessa, il Consiglio europeo invita a diversificare ulteriormente le fonti e le rotte di approvvigionamento, assicurare l’approvvigionamento energetico a prezzi accessibili e accelerare la diffusione delle energie rinnovabili.

LEGGI ANCHE:  Media Freedom Act: accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio europeo.

foto Copyright: European Union