Sanità nell’oristanese. La protesta dei sindaci sulla SS 131.

Erano almeno una cinquantina i sindaci della provincia di Oristano che questa mattina hanno manifestato lungo la strada statale 131 in difesa del sistema sanitario territoriale.

I Sindaci, in fascia tricolore e con il gonfalone, e i Consigli comunali dei tre Distretti sanitari della provincia di Oristano si sono ritrovati sulla Carlo Felice, all’altezza di Tramatza, in direzione nord, per manifestare e rilanciare la vertenza sanità.

Andrea Lutzu
Andrea Lutzu

Nei mesi scorsi più volte i rappresentanti delle istituzioni comunali hanno lanciato il grido di allarme di un territorio dove il sistema sanitario è alle prese con una profonda crisi. Lo hanno fatto a Cagliari, davanti e dentro al Palazzo del Consiglio regionale, a Oristano davanti all’Assl e in piazza Roma, a Solarussa e a più riprese in riunioni, assemblee, incontri, comunicati e conferenze stampa. Oggi ci hanno riprovato, rivolgendosi ai più alti livelli istituzionali per chiedere una immediata inversione di rotta e il rispetto del diritto alla salute da parte dei cittadini di tutta la provincia.

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La Carlo Felice per un quarto d’ora è stata chiusa e il traffico è stato deviato sulla complanare. Il corteo degli amministratori comunali ha potuto sfilare e rendere pubblico un documento molto duro che denuncia lo stato di crisi della sanità oristanese.

“Il tempo dei buoni propositi e degli auspici è scaduto – si legge nel testo congiunto dei sindaci – Le criticità, aggravatesi nei mesi caratterizzati dall’emergenza covid-19, hanno messo in evidenza i tanti punti deboli che ereditiamo da scelte politiche ed organizzative del passato e, purtroppo, del presente. Abbiamo chiesto, più volte, che l’attenzione del mondo politico regionale e dei responsabili regionali e locali delle istituzioni sanitarie si concentrassero in maniera decisa sulle condizioni di un sistema che dovrebbe garantire alla popolazione prestazioni sanitarie accessibili minime”.

Un momento della manifestazione per la sanità sulla 131
Un momento della manifestazione per la sanità sulla 131

Chiusura dei reparti, parzialità dei servizi e mancanza di personale, sono i principali problemi evidenziati dagli amministratori del territorio: “Si possono citare, a solo titolo di esempio per il San Martino di Oristano, le croniche difficoltà del pronto soccorso a causa del personale sottodimensionato, le criticità che riducono notevolmente l’operatività delle sale di emodinamica che dovrebbe invece essere attiva h 24, la drammatica carenza di anestesisti. È evidente – prosegue la nota – che manca anche la capacità e la chiara volontà politica e organizzativa che consenta al sistema sanitario della Provincia di Oristano di uscire dal tunnel dello sbriciolamento dei servizi essenziali centrali e periferici”.

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