Rimborso del Recovery: bilancio UE 2024 sotto pressione.

I tassi di interesse in aumento stanno rendendo più complesso il rimborso dei prestiti dell’Ue e la stessa inflazione sta portando ad una riduzione del valore reale del Bilancio dell’Unione.

Un vero e proprio allarme, dato l’aumento degli oneri finanziari per i prestiti effettuati per finanziare il Piano di ripresa, che potrebbe mettere a rischio i programmi chiave dell’UE. Già attualmente, come rilevato in ambito Erasmus+, sono migliaia le organizzazioni giovanili in Europa che stanno riscontrando notevoli problemi per l’implementazione di attività di mobilità internazionale alla luce degli aumenti prodotti dall’inflazione e dal cosiddetto “fixed rate” calcolato per singolo partecipante europeo per le spese di viaggio, attraverso un apposito sistema noto come travel distance calculator, e per i costi di vitto e alloggio.

Questioni di scarso interesse, probabilmente, data l’assenza di alcun assestamento da parte delle istituzioni UE per colmare il gap prodotto dall’aumento dei costi in ambito Era+ o anche per il Corpo Europeo di Solidarietà.

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Ma, oggi, con una risoluzione adottata con 434 voti favorevoli, 99 contrari e 89 astensioni, i deputati del Parlamento europeo, hanno chiesto l’adozione delle misure necessarie per far fronte all’aumento dei costi di finanziamento dello strumento dell’Unione europea per la ripresa (EURI). Costi che potrebbero limitare gravemente la capacità del bilancio dell’UE di finanziare le priorità e le politiche dell’Unione e di rispondere alle esigenze emergenti.

Il quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027, infatti, prevedeva 12,9 miliardi di euro in prezzi del 2018 (15 miliardi di euro a prezzi correnti) per il periodo di sette anni per coprire i costi di finanziamento dell’UE. Questa cifra si basava sul presupposto che i tassi di interesse sarebbero aumentati gradualmente dallo 0,55% nel 2021 all’1,15% nel 2027, ma già ora sono superiori al 3%.

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I deputati affermano che senza l’adozione delle misure necessarie, programmi faro come Erasmus +, EU4Health, il programma “Cittadinanza, uguaglianza, diritti e valori” ed Europa creativa e altri rischiano di subire tagli, mentre l’inflazione elevata sta riducendo il valore reale del bilancio dell’UE.

Le risorse extra normalmente disponibili sono già insufficienti a causa delle molteplici crisi come la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e la pandemia COVID-19 e, per lo stesso relatore della risoluzione Johan Van Overtveldt, “senza una risposta rapida e decisa,sarà impossibile il finanziamento di nuove importanti iniziative, senza tagliare i programmi o i fondi esistenti essenziali”.

Serve quindi una riforma urgente delle finanze dell’UE, una “revisione urgente e ambiziosa del QFP” per gestire efficacemente i costi di rimborso e preservando nel contempo i livelli di finanziamento necessari per i programmi e le politiche.

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Le modifiche richieste al bilancio a lungo termine, come richiesto dagli eurodeputati, dovrebbero entrare in vigore entro il 1° gennaio 2024,

La Commissione europea, adesso, sarà chiamata a presentare il progetto di bilancio annuale 2024 alla fine di maggio e proporre una revisione del QFP a giugno, oltre che una nuova serie di entrate dell’UE sempre nel 2023.

foto Alexis Haulot, Copyright: © European Union 2022 – Source : EP