Programmazione 2021-2027: 46,5 miliardi per le regioni meno sviluppate.

Per il ciclo di Programmazione 2021-2027 l’Italia avrà a disposizione 75,3 miliardi di euro di Fondi Strutturali e di Investimento, tra risorse europee e cofinanziamento nazionale. Le risorse in arrivo da Bruxelles ammontano a 43,1 miliardi di euro, comprensive le quote desinate al Fondo per la Transizione Giusta (Just Transition Fund – JTF) e alla Cooperazione Territoriale Europea (CTE). Si tratta dell’importo più consistente nel confronto con i cicli precedenti. La quota parte spettante alle Regioni sfiora i 48 miliardi di euro.

Il nuovo ciclo vedrà alcune modifiche nella classificazione delle singole regioni. Infatti, sono considerate “in transizione” non solo l’Abruzzo, che si conferma in questa categoria, ma anche Umbria e Marche (precedentemente tra quelle “più sviluppate”). Le regioni “meno sviluppate” sono quelle rimanenti del Mezzogiorno (Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna), mentre le “più sviluppate” comprendono quelle del Centro-Nord, con l’esclusione di Umbria e Marche.

LEGGI ANCHE:  Dal 19 aprile apre la piattaforma sulla Conferenza del futuro dell'UE.

Se si esclude la quota riservata alla CTE, le risorse europee e nazionali dei Fondi strutturali si distribuiranno tra le regioni più sviluppate (23,882 miliardi di euro), in transizione (3,612 miliardi) e meno sviluppate, alle quali andranno 46,575 mld di euro.

foto ministroperilsud.gov.it