PNRR, la commissione Pari Opportunità chiede più fondi per la parità di genere. Ma che fine hanno fatto i 206 progetti regionali?

La Commissione Regionale Pari Opportunità, istituita per diffondere la cultura della parità e delle pari opportunità fra uomini e donne, ha espresso la propria preoccupazione verso l’esiguo stanziamento previsto dal Recovery Fund per il mondo femminile: “Queste scelte non ci lasciano indifferenti – si legge nella nota diramata dalle Commissarie – Solo il 2,3% delle risorse previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è dedicato alla parità di genere e appena 400 mln di euro sono destinati all’imprenditoria femminile. Sono risorse troppo limitate. Questo nonostante le ripetute sollecitazioni di tutte le organizzazioni femminili che chiedono al Governo interventi concreti e strutturali affinché ridefinisca il Piano Nazionale con gli obiettivi a lungo termine indicati dall’Europa”.

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Una esternazione a mezzo stampa che porta inequivocabilmente a spostare il contesto della discussione a livello regionale e a riflettere sul ‘giallo’ dei 206 progetti, del valore complessivo di 7.6 miliardi di euro, presentati dalla Giunta regionale al Governo nazionale. Una lista di interventi sulla quale vige ancora il più stretto riserbo da parte dell’Esecutivo regionale e che registra l’assenza di una discussione politica all’interno del Consiglio regionale, focalizzato, in questi mesi, sull’approvazione del Piano casa: massima Aula regionale (di concerto con l’Esecutivo regionale), che attraverso questo principio di calendarizzazione degli interventi esprime senza ombra di dubbio una ‘dissonanza cognitiva’ rispetto alle problematiche e istanze emerse nel corso dell’emergenza pandemica e, ancora, una scarsa sensibilità verso il timing della programmazione degli interventi di medio-lungo periodo. Laetitiae proximus fletus.

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Una gestione della politica regionale che sta dimostrando, senza alcun rischio di contraddittorio, che la perdita di tempo rappresenta un valore aggiunto in tempi di emergenza. Assunto confermato dall’assenza di una discussione pubblica su questo piano regionale.

Come saranno spesi i 7.6 miliardi di euro previsti nei 206 interventi inseriti nel piano ‘Recovery’ della Giunta regionale e quando partirà la fase di engagement e condivisione con i portatori d’interesse presenti in Sardegna? Data l’impossibilità di prevedere una tempistica affidabile, alla luce dell’improbabile comportamento istituzionale della Presidenza della Regione, della Giunta e dello stesso Consiglio regionale, accontentiamoci, per il momento, delle esternazioni mosse dai vari sodalizi regionali, schierati pro o contro il Governo o l’Esecutivo regionale. Felix sua sorte contentus.

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