Petroliere russe in fuga dalle sanzioni dell’UE nel Mar Baltico.

Nonostante la narrazione autoreferenziale dell’Ue, secondo la quale le sanzioni al Paese di Vladimir Putin stanno mettendo in ginocchio l’economia della Federazione Russa, l’Europa continua a comprare il petrolio russo attraverso note operazioni di elusione dei “paletti” imposti dall’Unione europea.

Dalla vendita di petrolio in Medio Oriente e nei Paesi africani del Mediterraneo, la Russia ha ora rivolto la sua attenzione all’Europa. “Negli ultimi due mesi – ricordano gli eurodeputati di S&D, Linus Glanzelius ed Heléne Fritzon -, più di 50 petroliere russe hanno navigato nel Mar Baltico e fatto rifornimento proprio fuori dai confini marittimi, in particolare a est dell’isola svedese di Gotland. La Zircone, una nave registrata a Cipro di proprietà di una compagnia lettone, ha rifornito di carburante queste petroliere ombra, alimentando così la guerra della Russia contro l’Ucraina”.

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Petroliere, inoltre, vecchie e mantenute senza la dovuta manutenzione e prive di certificazioni e assicurazioni internazionali: “Di solito – proseguono – operano con i trasmettitori AIS spenti, rendendoli invisibili alle altre navi. Attività particolarmente pericolosa per l’ambiente e le aziende dell’UE stanno aiutando queste petroliere a operare”.